Mike Johson confermato Speaker della Camera

Mike Johnson è stato riconfermato Speaker della Camera degli Stati Uniti al primo scrutinio, in una votazione caratterizzata da tensioni e trattative dell'ultimo minuto. Il risultato rappresenta una vittoria significativa sia per Johnson che per Donald Trump, pur evidenziando le divisioni interne al Partito Repubblicano.
Johnson, diventato Speaker nel 2023 dopo la rimozione di Kevin McCarthy, aveva inizialmente incontrato l'opposizione di tre repubblicani, un numero potenzialmente decisivo data l'esigua maggioranza. La situazione si è sbloccata dopo 45 minuti di confronto e una telefonata decisiva di Trump: Ralph Norman (R-S.C.) e Keith Self (R-Texas) hanno cambiato il loro voto, assicurando a Johnson i 218 voti necessari.
Solo Thomas Massie (R-Ky.) è rimasto contrario, votando per il Majority Whip Tom Emmer (R-Minn.). I democratici si sono invece compattati sul loro leader Hakeem Jeffries (D-N.Y.).
L'intervento di Trump è stato determinante. Durante lo stallo, l'ex presidente ha convinto personalmente Norman e Self a sostenere Johnson, evitando così ulteriori votazioni. Il suo sostegno è stato fondamentale non solo per unire il partito, ma anche per garantire la piena operatività del Congresso in vista della certificazione delle elezioni presidenziali del 6 gennaio.
Johnson ha ottenuto il sostegno dei dissidenti promettendo un controllo più rigoroso della spesa federale. Nonostante il successo, il voto ha nuovamente messo in luce le fratture nel Partito Repubblicano, con alcuni membri che hanno criticato i dissidenti accusandoli di cercare visibilità, mentre altri hanno espresso dubbi sulla capacità di Johnson di mantenere l'unità del partito.
Il nuovo mandato si prospetta impegnativo. Con una maggioranza minima (219 repubblicani contro 215 democratici), ogni decisione richiederà un delicato equilibrio tra le richieste dell'ala più conservatrice e la necessità di una governance efficace. Le priorità immediate includono l'approvazione di un pacchetto legislativo allineato all'agenda Trump, la gestione del tetto del debito e la definizione di un bilancio che soddisfi i repubblicani più attenti alla disciplina fiscale.
Le prossime settimane saranno decisive per valutare se Johnson riuscirà a trasformare gli impegni presi in risultati concreti, mantenendo l'unità dei repubblicani nell'attuazione dell'agenda Trump nonostante la risicata maggioranza.