Meloni media tra Vance e von der Leyen per rilanciare il dialogo UE-USA

Nel primo trilaterale tra Italia, Stati Uniti e Commissione europea, Giorgia Meloni si propone come mediatrice per favorire un nuovo dialogo transatlantico. Al centro dell’incontro: dazi, sicurezza e Ucraina.

Meloni media tra Vance e von der Leyen per rilanciare il dialogo UE-USA
Palazzo Chigi

A Roma ieri si è tenuto un incontro trilaterale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Il vertice, tenutosi a palazzo Chigi nel primo pomeriggio, ha avuto l’obiettivo dichiarato di rilanciare il dialogo tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti su temi di interesse strategico, in particolare commercio, difesa e Ucraina.

La riunione arriva in un momento delicato per le relazioni transatlantiche, segnate da recenti tensioni commerciali e da divergenze sull’approccio alla guerra in Ucraina. La premier Meloni, reduce da un incontro con il presidente Trump a Washington e rimasta esclusa da una meeting europeo sull'Ucraiana a Tirana, ha colto l’occasione per riaffermare il ruolo dell’Italia come potenziale intermediario. “Il ruolo dell’Italia è aiutare il dialogo”, ha dichiarato, sottolineando la centralità delle relazioni tra Europa e Stati Uniti “nell’ambito di un Occidente che vuole mantenere la sua unità e la sua forza”.

Nel cortile d'onore della sede del governo è stata allestita la tradizionale guida rossa del cerimoniale per accogliere gli ospiti, tra cui anche il segretario di Stato americano Marco Rubio e la stampa al seguito della delegazione statunitense. Vance, che in mattinata aveva preso parte alla cerimonia di insediamento di papa Leone XIV, ha elogiato Meloni definendola “una buona amica”, parlando anche a nome del presidente Trump. “La presidente Meloni si è offerta, e il presidente Trump e io abbiamo accettato, di costruire ponti tra Europa e Stati Uniti”, ha dichiarato. “L’Europa è un alleato importante per noi, anche se naturalmente abbiamo alcuni contrasti, come capita tra amici, su temi come il commercio”.

Il vicepresidente americano ha espresso ottimismo circa l’avvio di un possibile negoziato a lungo termine sul commercio transatlantico, augurandosi “vantaggi reciproci” per entrambe le sponde dell’Atlantico. Queste dichiarazioni rappresentano un raro segnale positivo da parte dell’amministrazione Trump nei confronti dell’Unione Europea, dopo che lo stesso presidente aveva avviato una politica di dazi generalizzati, con tariffe del 10 per cento su tutte le importazioni e del 25 per cento su acciaio, alluminio, automobili e componenti, colpendo anche l’export europeo. L’ulteriore aumento del 10 per cento sui prodotti europei è attualmente sospeso fino a inizio luglio, e solo la settimana scorsa Washington ha trasmesso a Bruxelles una proposta preliminare sugli obiettivi del negoziato.

A questo proposito, Ursula von der Leyen ha evidenziato la volontà condivisa di giungere a un’intesa equa: “Ciò che ci unisce è che alla fine vogliamo raggiungere un buon accordo per entrambe le parti”. Ha inoltre confermato che la Commissione ha stanziato fino a 800 miliardi di euro per i prossimi quattro anni destinati a investimenti nella difesa. “Questo rafforzerà l'Ue ma un'Europa forte significa anche una Nato forte”, ha affermato, annunciando un aggiornamento al prossimo vertice Nato. Von der Leyen ha anche ribadito l’impegno comune per una “pace giusta e duratura per l’Ucraina”, dichiarando che “la prossima settimana sarà cruciale”.

Secondo quanto riportato da Politico, Meloni si è mostrata a suo agio nel ruolo di mediatrice, ruolo che aveva già cercato di consolidare durante la sua recente visita alla Casa Bianca, dove aveva invitato Trump a recarsi in Italia per un incontro con i leader europei. “Sono molto orgogliosa di ospitare due leader dell'Unione europea e degli Stati Uniti per iniziare un dialogo”, ha detto Meloni. “Sappiamo quanto le nostre relazioni economiche siano importanti e siamo ovviamente qui per discutere di tutto questo”.

In parallelo all’incontro a palazzo Chigi, JD Vance ha proseguito la sua visita romana partecipando a eventi religiosi e istituzionali. Venerdì aveva preso parte alla liturgia del Venerdì Santo in Vaticano e successivamente visitato Castel Sant’Angelo con la famiglia. Nella giornata di sabato ha in programma un colloquio con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede.

Durante il punto stampa di venerdì, Vance aveva anche accennato ai negoziati in corso su Ucraina e Russia, esprimendo cauto ottimismo. “Non voglio anticipare nulla, ma speriamo di poter portare a termine questa guerra, così brutale, il prima possibile”. Parole che si discostano dalle dichiarazioni più scettiche del segretario di Stato Rubio, il quale aveva invece dichiarato da Parigi che gli Stati Uniti potrebbero “voltare pagina” se una soluzione negoziale non apparisse raggiungibile nel breve termine.

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