Mark Carney a Donald Trump: "Il Canada non farà mai parte dell'America"
Il nuovo leader del Partito Liberale canadese succederà a Justin Trudeau come primo ministro, promettendo di difendere il paese dalle minacce di Trump

Mark Carney, ex governatore delle banche centrali di Canada e Regno Unito, è stato eletto nuovo leader del Partito Liberale canadese, sostituendo Justin Trudeau. Nel suo discorso di vittoria, Carney ha lanciato un chiaro messaggio al presidente americano Donald Trump: "L'America non è il Canada. E il Canada non farà mai, in alcun modo, parte dell'America".
I membri del Partito Liberale hanno scelto Carney con una vittoria schiacciante al primo turno durante la convention tenutasi domenica in un centro congressi di Ottawa, a pochi passi da Parliament Hill. Nei prossimi giorni si terrà la cerimonia di giuramento che lo vedrà ufficialmente diventare il 24° primo ministro canadese.
Il panorama politico in Canada è stato completamente stravolto dal ritorno di Trump alla presidenza americana, con il Partito Liberale al governo che per la prima volta dopo anni sta guadagnando terreno nei sondaggi. Una delle prime decisioni che Carney dovrà prendere sarà se indire elezioni anticipate nel mezzo di una guerra commerciale con gli Stati Uniti, che lui stesso ha definito una "crisi economica e di sovranità".
"Gli americani vogliono le nostre risorse, la nostra acqua, la nostra terra, il nostro paese", ha dichiarato Carney. "Pensateci. Se dovessero avere successo, distruggerebbero il nostro stile di vita". Nel suo discorso di addio, Trudeau ha sottolineato che il Canada sta attraversando un momento cruciale: "La democrazia non è scontata. La libertà non è scontata. Persino il Canada non è scontato".
Carney ha basato la sua campagna per la leadership sulla sua reputazione di gestore di crisi, sostenendo di essere la persona giusta per affrontare Trump. Si è candidato contro l'ex vice primo ministro Chrystia Freeland e ha dichiarato che il modo in cui il Canada affronterà il presidente americano "ci definirà per una generazione, e forse più a lungo".
Trump è ora in cima alla lista delle preoccupazioni dei canadesi, seguito da occupazione, inflazione ed economia. Circa il 90% dei canadesi vive entro 240 chilometri dal confine con gli Stati Uniti, e i sondaggi mostrano che il paese è sempre più irritato con il presidente americano, che sembra non riuscire a smettere di parlare di annettere il Canada.
Carney, che è stato governatore delle banche centrali in Canada e nel Regno Unito, è favorevole a dazi di ritorsione in pari misura. Ha promesso che uno dei suoi primi compiti come primo ministro sarà quello di avvertire Trump sulla dipendenza degli Stati Uniti dall'energia canadese. Come Trudeau, ha detto che tutte le opzioni sono sul tavolo quando si tratta di tagliare le forniture.
Questo non è il primo scontro pubblico di Carney con Trump. Nel 2018, come governatore della Bank of England, criticò apertamente le politiche tariffarie di Trump, sostenendo in un discorso che avrebbero danneggiato l'economia mondiale. E nel 2020, durante un intervento a Davos, si schierò con l'attivista Greta Thunberg sulla politica climatica, entrando in conflitto con le opinioni di Trump.