Marco Rubio rinuncerebbe a candidarsi nel 2028 se JD Vance si candidasse

Il segretario di Stato ha dichiarato che il vicepresidente sarebbe il candidato naturale del partito e che lui stesso lo sosterrebbe. Trump aveva suggerito in passato che i due potrebbero formare una coppia imbattibile.

Marco Rubio rinuncerebbe a candidarsi nel 2028 se JD Vance si candidasse
Official White House Photo by Daniel Torok

Il segretario di Stato Marco Rubio ha escluso la possibilità di candidarsi alla presidenza nel 2028 se il vicepresidente JD Vance dovesse competere per la nomination repubblicana. "Se JD Vance si candida alla presidenza, sarà il nostro candidato e io sarò una delle prime persone a sostenerlo", ha dichiarato Rubio al giornalista Chris Whipple in un'intervista pubblicata martedì da Vanity Fair.

Rubio, 54 anni, e Vance, 41 anni, sono considerati i due principali potenziali contendenti per succedere al presidente Trump, vincolato dal limite dei due mandati, nella corsa repubblicana. Le parole di Rubio chiariscono quindi quale potrebbe essere l'assetto della competizione interna al partito tra tre anni, almeno per quanto riguarda uno dei due principali protagonisti.

Il presidente Trump aveva cercato di favorire un'intesa tra i due già all'inizio dell'anno, suggerendo pubblicamente che potrebbero correre insieme, senza però specificare chi dovrebbe guidare il ticket. "Abbiamo JD, ovviamente, il vicepresidente è eccellente. Marco è eccellente. Non sono sicuro che qualcuno correrebbe contro questi due. Penso che se formassero un gruppo, sarebbero inarrestabili", aveva dichiarato Trump durante un viaggio in Asia lo scorso ottobre.

Trump, 79 anni, ha anche suggerito in varie occasioni di poter trovare un modo per aggirare il limite costituzionale dei due mandati e candidarsi nuovamente, ma ha anche ammesso che tale barriera è probabilmente insormontabile. Il ventiduesimoesimo emendamento della Costituzione americana impedisce infatti a chiunque di essere eletto presidente più di due volte.

Su questo punto è intervenuta anche Susie Wiles, capo di gabinetto della Casa Bianca, che ha assicurato a Whipple che Trump non ha alcuna intenzione di violare il ventiduesimoesimo emendamento, "ma si sta sicuramente divertendo con questa idea". Le dichiarazioni di Rubio sono state rilasciate all'interno di un lungo profilo dedicato proprio a Wiles.

Wiles, originaria come Rubio della Florida, viene citata nel profilo mentre afferma che la conversione di Vance da critico a fermo sostenitore di Trump è stata "in qualche modo politica". Rubio stesso era stato in passato un critico di Trump prima di diventare uno dei suoi principali alleati e ora ricopre il ruolo di segretario di Stato nella sua amministrazione.

Whipple è riconosciuto come un'autorità sul ruolo del capo di gabinetto della Casa Bianca e ha scritto nel 2017 il libro "The Gatekeepers: How the White House Chiefs of Staff Define Every Presidency". Tuttavia, martedì mattina Wiles ha espresso rammarico per aver partecipato al profilo, criticando duramente l'articolo di Whipple sulla piattaforma X e definendolo "un pezzo ostile disonestamente costruito contro di me e il più grande presidente, staff della Casa Bianca e gabinetto della storia".

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