Marco Rubio confermato all'unanimità come Segretario di Stato

Marco Rubio confermato all'unanimità come Segretario di Stato
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Il Senato degli Stati Uniti ha confermato lunedì sera Marco Rubio come nuovo Segretario di Stato. È la prima nomina ufficiale del gabinetto della seconda amministrazione Trump a essere approvata dal Senato. Il voto, avvenuto poche ore dopo la cerimonia di insediamento del presidente, ha visto un sostegno bipartisan con 99 voti favorevoli.

Rubio, 53 anni, senatore repubblicano della Florida dal 2011 e figura di spicco nelle commissioni Esteri e Intelligence del Senato, sarà il primo latino-americano a ricoprire questa carica. Durante l'audizione di conferma davanti alla Commissione Esteri del Senato la scorsa settimana, Rubio ha delineato la sua visione della politica estera, enfatizzando l'approccio "America First" proposto da Trump.

La senatrice democratica Jeanne Shaheen, principale esponente democratica della Commissione Esteri, ha espresso pieno sostegno alla nomina, sottolineando la preparazione di Rubio per il ruolo. "Ho avuto un ottimo rapporto di lavoro con il senatore Rubio per molti anni e sono rimasta molto colpita durante la sua audizione dalla sua comprensione delle politiche", ha dichiarato Shaheen.

Nel suo nuovo ruolo, Rubio dovrà affrontare diverse sfide internazionali. Sulla guerra in Ucraina ha parlato di una "situazione di stallo che deve finire", suggerendo la necessità di fare "concessioni" da entrambe le parti per raggiungere un accordo di pace. Riguardo alla NATO, nonostante le precedenti critiche di Trump all'alleanza, Rubio l'ha descritta come "molto importante".

La Cina rappresenta un'altra priorità nell'agenda del nuovo Segretario di Stato. Durante l'audizione di conferma, Rubio ha accusato il Partito Comunista Cinese di aver "mentito, imbrogliato, hackerato e rubato" per raggiungere lo status di superpotenza globale a spese degli Stati Uniti.

La nomina di Rubio segna anche un significativo cambiamento nel suo rapporto personale con Trump. I due erano stati rivali durante le primarie repubblicane del 2016, quando Trump lo aveva soprannominato "Little Marco". Negli anni successivi, Rubio è diventato un stretto consigliere di Trump in materia di politica estera, fino a essere considerato come possibile vicepresidente prima della scelta di JD Vance.

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