L'Ucraina colpisce le basi aeree strategiche russe con attacchi di droni senza informare prima Trump

L'Amministrazione americana non è stata avvisata in anticipo dell'operazione che ha colpito circa 40 aerei militari russi, mentre Zelensky annuncia la delegazione che parteciperà domani ai colloqui di cessate il fuoco ad Istanbul.

L'Ucraina colpisce le basi aeree strategiche russe con attacchi di droni senza informare prima Trump

L'Ucraina ha lanciato attacchi con droni senza precedenti in profondità nel territorio russo, colpendo decine di bombardieri strategici in diverse basi aeree, senza informare preventivamente l'Amministrazione Trump. L'operazione è avvenuta poco prima che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky annunciasse l'invio di una delegazione guidata dal Ministro della Difesa Rustem Umerov per colloqui di cessate il fuoco con la Russia previsti per domani ad Istanbul.

L'operazione, secondo quanto riferito da un funzionario ucraino ad Axios, è stata condotta dal Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU) e pianificata per oltre un anno. L'attacco rappresenta una delle incursioni più ampie e coordinate mai lanciate dall'Ucraina contro obiettivi militari russi situati in profondità nel territorio nemico.

L'operazione nel dettaglio

I funzionari dell'intelligence ucraina hanno lanciato droni d'attacco da camion che erano stati posizionati segretamente nelle vicinanze delle basi aeree russe, alcune delle quali situate in Siberia, a migliaia di km dal confine con l'Ucraina. Questa strategia testimonia la capacità operativa a lungo raggio sviluppata dai servizi di sicurezza ucraini.

Circa 40 aerei militari russi sono stati colpiti nell'attacco, tra cui bombardieri strategici utilizzati dalle Forze Armate russe per condurre attacchi aerei sulle città ucraine. La scelta degli obiettivi non è stata casuale, ma mirata a colpire gli stessi velivoli impiegati nei bombardamenti contro i centri urbani ucraini. I droni hanno usato sistemi di intelligenza artificiale che erano stati addestrati per riconoscere gli obiettivi da colpire.

Il Ministero della Difesa russo ha confermato che basi aeree in cinque diverse regioni del Paese sono state attaccate. Secondo le dichiarazioni ufficiali di Mosca, in tre delle regioni gli attacchi sono stati respinti. Il ministero ha inoltre riferito che diversi aerei hanno "preso fuoco" ma che gli incendi sono stati spenti a seguito degli attacchi nelle regioni di Murmansk e Irkutsk. Le autorità russe sostengono che non ci sono state vittime negli attacchi.

Invece l'SBU afferma di aver colpito circa 40 aerei e di aver distrutto o disabilitato il 34% complessivo dell'intera forza aerea strategica russa, un obiettivo che, se confermato, entrerebbe nella storia delle operazioni militari.

Il contesto degli attacchi

L'operazione ucraina si inserisce in un momento di intensificazione dei combattimenti. Nelle ultime 24 ore, la Russia ha condotto pesanti attacchi con droni contro le città ucraine, inclusa la capitale Kyiv. Questo scambio di attacchi evidenzia l'escalation delle operazioni aeree tra i due paesi.

La tempistica dell'attacco ucraino risulta particolarmente significativa, avvenendo a ridosso dell'annuncio dei colloqui diplomatici. Zelensky ha scritto su X di aver tenuto un incontro con i capi dei servizi militari e di sicurezza per ricevere un briefing sulle "nostre difese e le nostre operazioni attive".

Il presidente ucraino ha confermato inoltre che "un cessate il fuoco pieno e incondizionato, il rilascio dei prigionieri e il ritorno dei bambini rapiti" saranno le questioni principali nei colloqui con la Russia previsti per domani. Zelensky ha precisato che "le questioni chiave possono essere risolte solo dai leader", suggerendo che i negoziati a livello ministeriale potrebbero essere un passaggio preliminare verso incontri diretti tra i vertici dei due Paesi.

La Casa Bianca tenuta all'oscuro

Un funzionario ucraino ha riferito ad Axios che Kyiv non ha notificato l'Amministrazione Trump dell'attacco in anticipo. Anche un funzionario americano ha poi confermato ai giornalisti che la Casa Bianca non era stata informata dell'operazione.

La decisione dell'Ucraina di non informare preventivamente l'Amministrazione Trump solleva interrogativi sui canali di comunicazione tra Kyiv e Washington sotto la nuova presidenza americana. L'episodio evidenzia come l'Ucraina stia conducendo operazioni militari significative in modo autonomo, senza il coordinamento preliminare con quello che sinora era il suo alleato principale.

L'operazione si colloca in un momento delicato delle relazioni internazionali, con l'Ucraina che cerca di mantenere la pressione militare sulla Russia mentre si appresta a intraprendere nuovi colloqui diplomatici per una possibile risoluzione del conflitto.

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