Lo strano scandalo della giornalista Olivia Nuzzi

Una reporter americana accusata di relazioni con le fonti che intervistava: l'ex fidanzato rivela nuovi dettagli e alimenta il dibattito sull'etica giornalistica

Lo strano scandalo della giornalista Olivia Nuzzi

Olivia Nuzzi è una giornalista politica americana di 32 anni che ha perso il lavoro nel 2024 dopo aver ammesso una relazione personale con Robert F. Kennedy Jr., candidato presidenziale che stava seguendo per un articolo. Ora, a poche settimane dall'uscita del suo libro di memorie, l'ex fidanzato ha pubblicato accuse esplosive: secondo lui, Kennedy non sarebbe stato il primo politico con cui la reporter ha avuto rapporti inappropriati mentre lo intervistava. Le rivelazioni stanno alimentando un dibattito sull'etica giornalistica e sui danni che casi come questo provocano alla credibilità dell'intera professione.

Nuzzi è nata il 6 gennaio 1993 a New York ed è cresciuta nel New Jersey. Il padre lavorava per il dipartimento della nettezza urbana, la madre era una ex modella. A 20 anni ha fatto uno stage nella campagna elettorale di Anthony Weiner, ex deputato di New York che si candidava a sindaco della città. Weiner era già noto per uno scandalo sessuale che aveva rovinato la sua carriera politica. Durante lo stage, Nuzzi ha scritto un articolo sulla campagna che le ha aperto le porte del giornalismo: nel 2014, ancora studentessa all'università Fordham, è stata assunta dal Daily Beast, dove ha abbandonato gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla professione.

La sua carriera è stata folgorante. Ha coperto le campagne presidenziali seguendo Donald Trump e altri candidati, sviluppando uno stile di scrittura molto personale, ricco di dettagli e colore. Nel 2016 la rivista Politico l'ha inserita tra le sedici personalità emergenti dei media, e nel 2018 Forbes l'ha inclusa nella lista dei "30 Under 30". Nel febbraio 2017, a soli 24 anni, è diventata la prima corrispondente da Washington di New York Magazine, una delle riviste più prestigiose del paese. Ha scritto profili di Trump, di Stormy Daniels, di Michael Cohen e di altri protagonisti della politica americana. Ha anche condotto una serie televisiva per Bloomberg in cui intervistava politici e imprenditori. Nel 2022 si è fidanzata con Ryan Lizza, anche lui giornalista politico e corrispondente per Politico.

Lo scandalo che ha distrutto la sua carriera è esploso nel settembre 2024. New York Magazine ha annunciato di averla sospesa dopo aver scoperto che aveva avuto una "relazione personale con un ex soggetto rilevante per la campagna del 2024" mentre stava seguendo le elezioni presidenziali. Una fonte rivelò che la persona in questione era Robert F. Kennedy Jr., nipote del presidente John F. Kennedy, che si era candidato prima alle primarie democratiche e poi come indipendente prima di ritirarsi e appoggiare Trump. Kennedy, 71 anni, è sposato con l'attrice Cheryl Hines ed è attualmente segretario della Salute nell'amministrazione del presidente Trump, in carica dal 20 gennaio 2025.

Nuzzi aveva scritto un lungo profilo di Kennedy nel novembre 2023 per New York Magazine. Secondo le fonti, la relazione tra i due sarebbe stata principalmente digitale, fatta di messaggi e conversazioni, ma non fisica. Nuzzi ha ammesso in un comunicato che la relazione "non è mai stata fisica ma avrebbe dovuto essere comunicata per evitare l'apparenza di un conflitto di interessi". Si è scusata con i colleghi e ha detto di essersi pentita profondamente. New York Magazine ha condotto un'indagine interna e ha dichiarato di non aver trovato inesattezze o prove di parzialità negli articoli pubblicati da Nuzzi, ma l'ha comunque licenziata in ottobre perché, se la rivista fosse stata a conoscenza della relazione, non le avrebbe permesso di continuare a seguire la campagna elettorale.

Kennedy ha sempre negato. Un suo portavoce ha detto alla Cnn che si erano incontrati una sola volta per l'intervista e che non c'era stata nessuna relazione sentimentale o sessuale. Anche dopo le successive rivelazioni di Nuzzi nel suo libro, Kennedy non ha mai risposto alle richieste di commento. Sua moglie Cheryl Hines sta per pubblicare le sue memorie e secondo alcune fonti sarebbe furiosa per le affermazioni della giornalista.

Dopo essere stata licenziata, Nuzzi si è trasferita a Los Angeles e ha scritto un libro di memorie intitolato American Canto, in uscita il 2 dicembre. Il New York Times le ha dedicato un lungo profilo nella sezione moda, descrivendola come "una canzone di Lana Del Rey che prende vita" e "l'iterazione moderna di una bionda hitchcockiana". Le foto la ritraggono mentre guida una Mustang decappottabile bianca lungo la Pacific Coast Highway. A settembre è stata assunta da Vanity Fair come direttrice per la West Coast. Lunedì scorso la rivista ha pubblicato un estratto del libro in cui Nuzzi racconta la sua relazione con un personaggio che chiama "il Politico", ma che somiglia in modo inequivocabile a Kennedy, incluso il riferimento a un verme cerebrale di cui aveva sofferto il segretario della Salute.

"Amavo il suo cervello", ha scritto Nuzzi. "Altri pensavano fosse un pazzo, lui non era pazzo nel modo in cui pensavano, ma amavo i modi privati in cui era pazzo. Amavo che fosse insaziabile in tutto, come se potesse ingoiare il mondo intero solo per conoscerlo meglio". Ha anche scritto che il Politico le aveva detto che avrebbe preso una pallottola per lei e che voleva che avesse un figlio da lui. Ha raccontato di essersi preoccupata per il suo verme cerebrale e che lui l'aveva rassicurata dicendo "Tesoro, non preoccuparti". Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, Kennedy avrebbe detto che queste affermazioni non sono vere.

Poche ore dopo la pubblicazione dell'estratto, l'ex fidanzato Ryan Lizza ha risposto con un articolo sul suo Substack personale intitolato "Parte 1: Come l'ho scoperto". Lizza, 51 anni, era stato licenziato dal New Yorker nel 2017 dopo accuse di cattiva condotta sessuale che lui ha sempre negato, ed era poi passato a Politico. Anche lui ha perso il lavoro dopo lo scandalo con Nuzzi. Nel suo articolo ha raccontato di aver trovato nel marzo 2020 una lettera d'amore incompiuta di Nuzzi indirizzata a un altro uomo. Con un colpo di scena finale, ha rivelato che l'uomo non era Kennedy ma Mark Sanford, l'ex governatore della South Carolina che nel 2020 si era candidato alle primarie repubblicane contro Trump prima di ritirarsi.

Sanford, oggi 65 anni, è famoso per uno scandalo del 2009 quando, da governatore, scomparve per sei giorni dicendo di essere andato a fare escursioni sui monti Appalachi, mentre in realtà era volato in Argentina dalla sua amante, una giornalista. Nuzzi aveva scritto un profilo di Sanford per New York Magazine nel 2019 durante la sua breve campagna presidenziale. Secondo Lizza, pochi mesi dopo la pubblicazione dell'articolo Nuzzi avrebbe avuto una relazione fisica con Sanford. L'avvocato di Nuzzi ha risposto che nel libro American Canto la sua cliente "discute l'unico caso nella sua lunga carriera di giornalista in cui ha avuto una relazione inappropriata con qualcuno che stava seguendo", riferendosi evidentemente solo a Kennedy, e che "non darà dignità ai tentativi di infangare il suo carattere con alcuna risposta futura".

Ma Lizza non si è fermato. Nel suo articolo ha anche affermato che Nuzzi aveva avuto una relazione con Keith Olbermann, noto commentatore politico di 66 anni che ha lavorato per Msnbc ed Espn. Secondo Lizza, Olbermann avrebbe pagato l'università a Nuzzi, le avrebbe regalato vestiti di Tom Ford e Hervé Léger e gioielli Cartier per un valore di circa 15.000 dollari, avrebbe pagato il suo affitto e arredato il suo appartamento a Manhattan. I due avrebbero vissuto insieme quando lei aveva 18 anni e lui 52. Lizza ha scritto che Nuzzi lo aveva contattato privatamente sui social media quando era ancora liceale e aspirava a diventare una pop star su MySpace con il nome d'arte "Livvy", cantando canzoni che componeva lei stessa. Una di queste si intitolava "Jailbait" (esca per la prigione) ed era dedicata all'attrazione per uomini più anziani e ricchi.

Olbermann ha confermato al New York Times di aver vissuto con Nuzzi in un palazzo di Trump nell'Upper East Side, "se ci credete all'ironia". Ha detto di aver scoperto i suoi scritti su Twitter quando lei era studentessa e di averla voluta incontrare per un possibile lavoro nel suo programma televisivo. Invece hanno cominciato una relazione sentimentale. "Era da matrimonio", ha detto Olbermann. "Era molto casalinga, con i cani". Hanno preso due cuccioli maltesi e si sono fatti tatuaggi ispirati allo scrittore James Thurber. "Una delle cose che ci ha uniti è che a nessuno dei due piacevano le persone", ha aggiunto. Il giorno dopo l'intervista, Olbermann ha chiamato il giornalista per precisare che la relazione fisica non era iniziata prima che Nuzzi compisse 19 anni. Nuzzi ha risposto con un messaggio: "Non ho mai riconosciuto e non riconoscerò ora alcuna affermazione fatta da questa persona".

La separazione tra Nuzzi e Lizza non è stata pacifica. Nel settembre 2024, dopo la rivelazione dello scandalo Kennedy, Nuzzi ha presentato una richiesta di ordine restrittivo contro Lizza presso il tribunale di Washington, accusandolo di minacce e molestie. Politico ha sospeso Lizza. Lui ha negato le accuse e ha presentato mozioni in cui sosteneva che Nuzzi lo aveva diffamato. In documenti giudiziari ottenuti dalla Cnn, Lizza ha affermato che Nuzzi "mi aveva tradito con un uomo sposato per quasi un anno" e che lei gli aveva confessato che Kennedy voleva "controllarla", "possederla" e "metterla incinta", e che aveva avuto "comportamenti catastroficamente sconsiderati". A dicembre Nuzzi ha ritirato la richiesta di protezione. Il suo avvocato ha dichiarato che avrebbe ottenuto "la maggiore protezione disimpegnandosi" dal procedimento. Lizza ha lasciato Politico all'inizio del 2025.

Le rivelazioni hanno scosso il mondo del giornalismo americano. Vanity Fair ha dichiarato al New York Times di essere stata "presa di sorpresa" dalle accuse di Lizza su Sanford e di stare "esaminando tutti i fatti". Patrick R. Johnson, professore di giornalismo all'università Marquette, ha detto al Guardian che "il giornalismo ha un problema di fiducia, e il fatto che tutta questa biancheria sporca venga lavata in pubblico non aiuterà. Perché due persone con un seguito significativo si comportano in questo modo, altre persone, individui comuni, faranno supposizioni che più giornalisti si comportano così, anche se non è vero". Un sondaggio Gallup del 2025 ha rilevato che solo il 28% degli americani ha "molta" o "discreta" fiducia nei giornali, nelle televisioni e nelle radio per riportare le notizie in modo equo e accurato, in calo rispetto al 31% del 2024 e al 40% di cinque anni fa.

Mark Feldstein, professore di giornalismo all'università del Maryland ed ex corrispondente investigativo per Cnn e Abc News, ha definito la vicenda "un'autoimmolazione da parte di entrambi". Ha detto al Guardian: "Questo porta il personal branding giornalistico a un livello folle ed estremo. Alimenta certamente il disprezzo che tanti americani hanno per i giornalisti che non sono obiettivi, non sono neutrali. Conferma lo stereotipo dei giornalisti come avvoltoi autoreferenziali che sguazzano nella fogna". Feldstein ha ricordato le memorie del 1991 del giornalista Geraldo Rivera, intitolate Exposing Myself, che raccontavano le sue avventure sessuali e furono accolte "con orrore universale tra i giornalisti, perché era uno stunt pubblicitario così clamoroso, autoreferenziale e degradante". Ha aggiunto: "È come se avessero aperto i loro trench coat ed esposto a tutti noi quello che nascondono sotto. Non è una bella vista".

La scrittrice Moira Donegan ha sostenuto sul Guardian che rivelazioni come quella su Nuzzi e Kennedy rendono "più difficile" per le colleghe fare il loro lavoro e "gettano tutte le professioniste sotto il sospetto di corruttibilità e mancanza di serietà". Lo stereotipo della giornalista donna che va a letto con le fonti per ottenere scoop è infatti popolare a Hollywood, in film come House of Cards o nel film di Clint Eastwood Richard Jewell, che ritraeva una giornalista reale (ormai deceduta) mentre andava a letto con un agente dell'Fbi per ottenere informazioni, provocando la rabbia della famiglia e dei colleghi della giornalista. La stessa Nuzzi nel 2015 aveva twittato: "Perché Hollywood pensa che le reporter donne vadano a letto con le fonti?".

Kathleen Parker, editorialista del Washington Post, ha scritto che "l'ultima cosa di cui le giornaliste hanno bisogno è una rampicante di alto profilo che glamorizza l'impressione creata da Hollywood secondo cui le reporter scambiano sesso per scoop. Alcune lo fanno, ho notato, ma sono rare eccezioni". Parker ha aggiunto che casi come quello di Nuzzi "sono dannosi per il giornalismo e, quindi, dannosi per il paese".

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