L'Iran attacca la base americana di Al Udeid in Qatar, nessuna vittima

Teheran risponde ai bombardamenti statunitensi sui suoi siti nucleari. Nessuna vittima riportata nell'attacco missilistico contro la più grande installazione militare Usa in Medio Oriente. Il Qatar condanna la violazione della sua sovranità.

L'Iran attacca la base americana di Al Udeid in Qatar, nessuna vittima

L'Iran ha lanciato questa sera un attacco militare contro la base aerea di Al Udeid in Qatar, la più grande installazione militare statunitense in Medio Oriente, secondo quanto confermato anche dalle Forze Armate iraniane. L'operazione rappresenta la risposta ufficiale di Teheran ai bombardamenti americani condotti nel fine settimana contro tre siti nucleari iraniani.

La base, che ospita il quartier generale avanzato del Comando Centrale degli Stati Uniti, era stata identificata dagli analisti come un potenziale obiettivo primario nel caso di una ritorsione iraniana. Fonti della Casa Bianca e funzionari israeliani, rimasti anonimi per la delicatezza delle informazioni di intelligence, avevano confermato di essere a conoscenza di un possibile attacco imminente contro la base militare.

Il Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano ha rilasciato una dichiarazione confermando l'attacco e precisando che il numero di missili lanciati corrisponde esattamente al numero di bombe utilizzate dagli Stati Uniti nell'attacco di sabato, segnalando così la volontà di non escalation del conflitto.

"La base presa di mira nell'attacco dalle potenti forze iraniane era lontana dalle strutture urbane e dalle aree residenziali del Qatar", si legge nel comunicato. "Questa azione non ha posto alcuna minaccia al nostro paese amico e fratello, il Qatar, e al suo nobile popolo".

Strategia calibrata per evitare vittime

Tre funzionari iraniani a conoscenza dei piani hanno poi rivelato al New York Times che l'Iran ha fornito un preavviso alle autorità del Qatar riguardo agli attacchi imminenti, con l'obiettivo di minimizzare le vittime. Gli stessi funzionari hanno spiegato che Teheran aveva la necessità simbolica di rispondere agli Stati Uniti, ma allo stesso tempo voleva farlo in modo da consentire a tutte le parti una via d'uscita dalla crisi.

La strategia ricorda molto da vicino quella adottata nel 2020, quando l'Iran avvisò l'Iraq prima di lanciare missili balistici contro una base americana sul territorio iracheno, in seguito all'assassinio del generale Qassem Soleimani a Baghdad da parte americana.

La condanna del Qatar

Il Qatar ha ad ogni modo condannato fermamente l'attacco iraniano, definendolo una "flagrante violazione della sovranità dello Stato del Qatar, del suo spazio aereo, del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite".

"Affermiamo che il Qatar si riserva il diritto di rispondere direttamente in modo equivalente alla natura e alla portata di questa sfacciata aggressione, in linea con il diritto internazionale", ha dichiarato Majed Al Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, in un post su X.

In precedenza, Stati Uniti e Gran Bretagna avevano avvertito i loro cittadini in Qatar di cercare riparo, mentre il Qatar aveva annunciato la chiusura del proprio spazio aereo.

L'escalation con Israele continua

Gli avvertimenti sono arrivati mentre Israele lanciava attacchi su vasta scala contro Teheran lunedì, promettendo ulteriori azioni "nei prossimi giorni". La campagna di bombardamenti israeliana prosegue nonostante gli appelli dei leader mondiali alla de-escalation.

La nuova ondata di attacchi israeliani di oggi, che secondo un portavoce militare ha preso di mira un quartier generale paramilitare, una famosa prigione e le vie di accesso al sito di arricchimento nucleare di Fordow bombardato dagli Stati Uniti nel weekend, è avvenuta mentre l'Iran lanciava salve di missili che hanno costretto gli israeliani a rifugiarsi nei bunker.

Il ruolo della Russia ed il futuro del programma nucleare

L'attacco iraniano di questa sera è avvenuto dopo che il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha incontrato al Cremlino un alleato chiave, il presidente russo Vladimir Putin. Sebbene il leader russo abbia definito gli attacchi statunitensi come "aggressione assolutamente non provocata", si è ben guardato dall'offrire un sostegno concreto all'Iran.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in un discorso televisivo tenuto ieri sera, ha intanto affermato che il suo Paese è "molto, molto vicino" a realizzare i suoi obiettivi nel conflitto, senza però specificare quando terminerà la campagna di bombardamenti. Oggi però un portavoce militare israeliano ha emesso un nuovo avvertimento ai residenti di Teheran, dichiarando che l'esercito "continuerà ad attaccare obiettivi militari nella regione di Teheran nei prossimi giorni".

In tutto questo, nonostante Trump abbia dichiarato che il programma nucleare iraniano è stato "totalmente obliterato" dai bombardamenti statunitensi, lo stato effettivo del programma nucleare iraniano appare molto più incerto. Alti funzionari americani, incluso il vicepresidente JD Vance, hanno ammesso di non conoscere il destino delle scorte iraniane di uranio arricchito quasi al livello necessario per la produzione di bombe atomiche.

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