L'inviato di Trump si recherà a Doha per negoziare un nuovo accordo tra Israele e Hamas
Steve Witkoff proverà a mediare un nuovo cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora prigionieri a Gaza.

Steve Witkoff, inviato speciale della Casa Bianca, è atteso a Doha martedì per tentare di mediare un nuovo accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas.
Lo hanno riferito due funzionari statunitensi ad Axios, spiegando che si tratterà dei primi colloqui da quando il presidente Trump è entrato in carica e dalla conclusione, avvenuta una settimana fa, dell'accordo originario che aveva stabilito un cessate il fuoco di 42 giorni in cambio del rilascio di 33 ostaggi nella sua prima fase.
Witkoff dovrebbe unirsi ai mediatori del Qatar e dell'Egitto e ai negoziatori di Israele e Hamas, che inizieranno i negoziati lunedì.
L'Amministrazione Trump sta spingendo per un nuovo accordo che porti al rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti, estenda il cessate il fuoco fino alla fine del mese sacro musulmano del Ramadan e della festività ebraica della Pasqua, e possa eventualmente condurre a una tregua a lungo termine che ponga fine alla guerra.
Attualmente Hamas detiene ancora 59 ostaggi a Gaza. Le Forze di Difesa Israeliane hanno confermato che 35 di loro sono morti. L'intelligence israeliana ritiene che 22 siano ancora vivi, mentre lo stato di altri 2 è sconosciuto.
Tra gli ostaggi rimanenti ci sono 5 cittadini americani, tra cui il ventunenne Edan Alexander, che si ritiene sia ancora in vita.
Adam Boehler, inviato di Trump per gli affari degli ostaggi, ha già tenuto colloqui diretti con funzionari di Hamas. Il loro ultimo incontro si è svolto martedì scorso.
Durante i colloqui, Boehler ha discusso del possibile rilascio di Alexander e dei resti di altri 4 ostaggi americani come punto di partenza per un accordo più ampio sul rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti e una tregua a lungo termine.
Una delegazione di Hamas ha intanto tenuto colloqui al Cairo sabato con il direttore del servizio di intelligence egiziano riguardo al cessate il fuoco a Gaza e all'accordo sugli ostaggi.
Hamas ha dichiarato in un comunicato di esortare tutte le parti ad attuare il loro impegno nell'accordo originale e iniziare immediatamente i negoziati sulla sua seconda fase. Israele, finora, ha rifiutato di discutere seriamente la seconda fase dell'accordo.
Hamas ha anche sottolineato ai funzionari egiziani di essere pronto a formare un comitato di "personalità nazionali indipendenti" per governare Gaza fino a quando non si terranno le elezioni. Un tale passo significherebbe che Hamas sarebbe pronto a rinunciare al suo ruolo nella governance civile a Gaza.
Da parte sua, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto un incontro sabato con un gruppo di ministri e i capi dei servizi di sicurezza per discutere i prossimi passi nell'accordo su Gaza.
"Israele ha accettato l'invito dei mediatori sostenuti dagli Stati Uniti e invierà una delegazione a Doha lunedì nel tentativo di far avanzare i negoziati", ha dichiarato l'ufficio del Primo Ministro in una nota al termine dell'incontro.