L'emergenza di Trump a Washington finisce, ma la Guardia Nazionale rimane
Trump perde il controllo diretto sulla polizia di Washington con la scadenza dell'emergenza dichiarata 30 giorni fa, ma la presenza della Guardia Nazionale e le operazioni aggressive di immigrazione possono proseguire.
L’emergenza dichiarata dal presidente Donald Trump su Washington è scaduta oggi, 11 settembre 2025. Con la fine di questo periodo di 30 giorni, Trump non può più ordinare alla sindaca Muriel E. Bowser cosa fare con la polizia locale. Tuttavia, la Guardia Nazionale rimane in città e le operazioni aggressive di controllo dell’immigrazione da parte dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) proseguono.
L’emergenza era stata dichiarata l’11 agosto, invocando una sezione del Home Rule Act, la legge che concede a Washington un’autonomia limitata. Questa sezione permette al presidente di richiedere il controllo dei servizi dalla polizia metropolitana per 30 giorni, obbligo a cui la sindaca non può opporsi. Durante questo mese, la polizia locale ha collaborato con le forze federali per sequestri di armi e arresti, mentre truppe della Guardia Nazionale, inviate da Washington e stati con governatori repubblicani, hanno pattugliato stazioni metro e il National Mall.
Bowser ha sottolineato che la fine dell’emergenza ripristina l’autonomia della città. “La nostra missione di sicurezza pubblica non cambia”, ha detto in una conferenza stampa mercoledì. Ha istituito un centro operativo per coordinare le forze locali con quelle federali, escludendo però l’ICE. Questo ha convinto Casa Bianca e Congresso a non estendere l’emergenza.
Le operazioni dell’ICE restano una questione delicata. Durante l’emergenza, la polizia di Washington ha collaborato con l’ICE in pattugliamenti, trasformando fermi di routine, come controlli sul traffico di monopattini, in possibili espulsioni per immigrati. Il capo della polizia Pamela A. Smith aveva autorizzato gli agenti ad assistere l’ICE nel trasporto di detenuti, suscitando preoccupazioni tra le comunità immigrate. Ora, Bowser ha chiarito che l’applicazione delle leggi sull’immigrazione non sarà una priorità per la polizia locale.
La presenza della Guardia Nazionale, che potrebbe durare mesi, è un altro punto critico. Documenti interni, citati da The Washington Post, rivelano che i funzionari militari sono consapevoli del malcontento pubblico verso questa operazione. Bowser ha detto: “Le persone si stancheranno, e il dispiegamento avrà una vita utile che sta finendo”.
I residenti hanno reagito con proteste, vedendo l’intervento federale come un’ingerenza. Trump, parlando martedì fuori da un ristorante, ha definito l’operazione un successo, sostenendo che la capitale è ora “molto sicura”. Tuttavia, Bowser riconosce che la polizia deve ricostruire la fiducia, specialmente con le comunità immigrate.
Il Congresso, intanto, sta valutando leggi per limitare ulteriormente l’autonomia di Washington, rendendo la città vulnerabile a futuri interventi federali. Per i residenti, la transizione resta incerta, ma la fine dell’emergenza segna un passo verso il recupero del controllo locale.