Le scuse di Zelensky a Trump: in gioco il futuro del supporto USA all'Ucraina

Domani incontro cruciale in Arabia Saudita per decidere sul ripristino degli aiuti mentre Washington rivaluta la sua strategia sul conflitto ucraino.

Le scuse di Zelensky a Trump: in gioco il futuro del supporto USA all'Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe presentato le sue scuse al presidente statunitense Donald Trump per lo scontro pubblico avvenuto a febbraio alla Casa Bianca.

A rivelarlo è stato Steve Witkoff, inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, durante un'intervista a Fox News.

La crisi diplomatica

"Zelensky ha inviato una lettera al presidente scusandosi per l'incidente nello Studio Ovale. Credo sia stato un passo importante", ha dichiarato Witkoff, definendolo "un progresso".

Il 4 marzo, Zelensky aveva pubblicato un post su X ammettendo che l'incontro "non è andato come previsto" ed esprimendo rammarico per quanto successo.

Trump, parlando al Congresso, aveva affermato di aver "ricevuto un'importante lettera" dal presidente ucraino. L'Ambasciatrice ucraina negli USA, Oksana Markarova, aveva precisato poi che Trump stava in realtà citando il post di Zelensky del 4 marzo.

Lo scontro tra i due presidenti risale al 28 febbraio, quando Trump e Zelensky avrebbero dovuto firmare alla Casa Bianca un accordo sulle risorse minerarie, ma l'incontro è degenerato in un alterco pubblico.

Zelensky ha poi lasciato la Casa Bianca senza firma dell'accordo.

I colloqui in Arabia Saudita

Le dichiarazioni di Witkoff arrivano alla vigilia di un importante incontro tra le delegazioni ucraina e americana in Arabia Saudita previsto per domani a Jeddah.

Durante l'incontro si discuteranno "garanzie di sicurezza" per gli ucraini, "questioni territoriali" e lo scambio di informazioni d'intelligence, che gli Stati Uniti hanno interrotto per fare pressione su Kyiv.

Washington si aspetta "progressi significativi", anche riguardo all'accordo sulle risorse minerarie rate.

Il Segretario di Stato Marco Rubio ha sottolineato alla CNN che questo incontro "sarà di fondamentale importanza" per la ripresa degli aiuti militari americani.

"Se sarà un buon incontro, dei cui risultati potremmo riferire al presidente, verranno prese decisioni riguardo alla fine della pausa negli aiuti".

Secondo il Financial Times, i rappresentanti di Kiev proporranno un piano per un cessate il fuoco parziale.

Trump aveva ordinato la sospensione degli aiuti militari poco dopo il controverso incontro, dichiarando che Zelensky "non vuole la pace, ma la guerra".

Nell'ambito di questa sospensione, gli USA hanno anche interrotto lo scambio di intelligence, uno dei fattori che avrebbe permesso alle forze russe di condurre una controffensiva nella regione di Kursk.

Ieri Trump ha dichiarato che Washington ha "quasi posto fine" a questa sospensione.

Le richieste di Trump

Secondo NBC News, però, Trump avrebbe fatto capire ai suoi collaboratori che la semplice firma dell'accordo sulle risorse minerarie rare non sarà sufficiente per riprendere gli aiuti.

Il presidente americano intende, infatti, quantomeno richiedere anche un cambiamento nell'atteggiamento di Zelensky verso i negoziati di pace, inclusa la disponibilità a cedere alla Russia i territori occupati.

Fonti della Casa Bianca citate da NBC sostengono che Trump vorrebbe anche che Zelensky facesse passi avanti verso l'organizzazione di elezioni (vietate dalla Costituzione ucraina in tempo di guerra) o, addirittura, lasciasse la presidenza.

Putin ha definito Zelensky un presidente illegittimo perché a causa della guerra non si sono tenute le elezioni presidenziali in Ucraina alla scadenza del mandato di Zelensky lo scorso maggio.

A Washington si è ripreso a parlare di elezioni dopo la lite tra i due presidenti.

Secondo Politico, rappresentanti dell'entourage di Trump avrebbero tenuto colloqui riservati con oppositori politici di Zelensky – l'ex presidente Poroshenko e l'ex premier Tymoshenko – sulla possibilità di tenere elezioni nel prossimo futuro, elemento chiave di un piano non ufficiale per porre fine alla guerra.

Entrambi però si sono opposti all'idea, affermando che la Costituzione ucraina non prevede la possibilità di svolgere elezioni mentre è in vigore la legge marziale. Nei sondaggi, inoltre, il presidente Zelensky è dato come netto favorito per la vittoria in caso di elezioni imminenti.

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