Le forze statunitensi hanno ucciso il numero 2 dell'ISIS in Iraq

Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha annunciato la morte di Abdallah Makki Muslih al-Rifai, responsabile delle operazioni globali del gruppo terroristico.

Le forze statunitensi hanno ucciso il numero 2 dell'ISIS in Iraq

Le forze statunitensi, con l'aiuto dell'intelligence e della sicurezza irachena, hanno ucciso il numero 2 dell'ISIS a livello globale, definito dal Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) "uno dei membri più importanti" dell'intera organizzazione terroristica.

Abdallah Makki Muslih al-Rifai, noto anche come Abu Khadijah, è stato eliminato giovedì durante un attacco aereo di precisione nella provincia di Al Anbar, in Iraq, insieme a un altro operativo dell'ISIS.

Secondo quanto comunicato venerdì dal CENTCOM attraverso un post su X, Khadijah supervisionava le operazioni globali e la logistica del gruppo estremista, oltre a dirigere "una parte significativa" del suo finanziamento mondiale.

In seguito all'attacco, le forze statunitensi e irachene si sono recate sul luogo dell'operazione, dove hanno trovato i corpi dei due terroristi. Entrambi indossavano "giubbotti suicidi" inesplosi ed erano in possesso di numerose armi.

L'identificazione di Khadijah è stata possibile grazie al DNA ottenuto quando il terrorista era "sfuggito per un soffio" a un precedente raid, come precisato dal CENTCOM.

Il generale Michael Erik Kurilla, comandante del CENTCOM, ha sottolineato l'importanza dell'operazione:

"Abu Khadijah era uno dei membri più importanti dell'ISIS nell'intera organizzazione globale. Continueremo a eliminare i terroristi e a smantellare le loro organizzazioni che minacciano la nostra patria e il personale statunitense, nonchè quello di alleati e partner nella regione e oltre".

In seguito all'annuncio dell'operazione, il presidente Trump ha pubblicato un messaggio sulla sua piattaforma Truth Social venerdì, elogiando i soldati americani come "intrepidi combattenti" e dichiarando l'importanza della "PACE ATTRAVERSO LA FORZA".

L'eliminazione di una figura di così alto profilo rappresenta un duro colpo per l'ISIS, che negli ultimi anni ha già visto ridursi significativamente la propria capacità operativa a seguito delle numerose operazioni condotte dalla coalizione internazionale contro il gruppo terroristico in Iraq e Siria.

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