L'Amministrazione Trump pubblica migliaia di documenti sull'assassinio di Kennedy

I documenti precedentemente classificati sono ora stati resi disponibili al pubblico senza censure, mantenendo una promessa elettorale dell’attuale presidente.

L'Amministrazione Trump pubblica migliaia di documenti sull'assassinio di Kennedy

L'Amministrazione Trump ha rilasciato migliaia di pagine di nuovi documenti relativi all'assassinio dell'ex presidente John F. Kennedy.

Si tratta di un primo batch di circa 2.300 pagine su un totale di 80.000 precedentemente classificate che dovranno essere pubblicate come da direttiva di Trump.

Questi nuovi documenti sono stati pubblicati senza alcuna censura, come ha specificato in un comunicato Tulsi Gabbard, Direttrice dell'Intelligence Nazionale, in un post pubblicato su X.

L’omicidio di JFK

Nel novembre 1963, il presidente John Fitzgerald Kennedy (JFK) venne assassinato a Dallas da Lee Harvey Oswald, un ex marine con simpatie marxiste.

Due giorni dopo, Jack Ruby uccise Oswald mentre questi veniva trasferito.

La Commissione Warren concluse che Oswald e Ruby avevano agito da soli, ma nel corso degli anni sono continuate ad emergere teorie cospirative che ipotizzano il coinvolgimento di entità come la CIA, la mafia e un possibile secondo assassino.

In questo contesto, già nel 1992 il Congresso impose il rilascio dei documenti restanti sull’assassinio, salvo eccezioni per motivi di sicurezza nazionale.

La promessa elettorale di Trump

Il presidente Trump aveva promesso durante la campagna elettorale di voler rendere pubblici i restanti fascicoli riguardanti l'assassinio ed aveva già rilasciato alcuni documenti dall'inizio del suo mandato.

A gennaio, Trump ha firmato un ordine esecutivo che richiedeva il rilascio di tutti i documenti relativi all'assassinio di Kennedy.

Il mese scorso, l'FBI ha scoperto una nuova serie di documenti che in precedenza non erano stati resi pubblici.

Robert F. Kennedy Jr., nipote di JFK e attuale Segretario della Salute e dei Servizi Umani, ha da tempo chiesto una maggiore trasparenza sull'assassinio, credendo che la morte di suo zio facesse parte di una cospirazione più ampia che coinvolgeva la sua famiglia.

"Le persone hanno atteso decenni per questo", ha dichiarato lunedì ai giornalisti, anticipando che la sua amministrazione avrebbe pubblicato "tutti i file su Kennedy" il giorno successivo.

Gli esperti ritengono comunque che sia improbabile che l'ultimo gruppo di documenti ora in fase di rilascio contenga importanti rivelazioni sconosciute al pubblico.

La stragrande maggioranza dei documenti relativi all'assassinio era infatti già stata resa pubblica.

La pubblicazione dei documenti

Secondo quanto riportato in un post pubblicato sulla pagina degli Archivi Nazionali dedicata all'assassinio di JFK, "i registri della Commissione del Presidente sull'assassinio del presidente Kennedy, più comunemente nota come 'Commissione Warren', sono in fase di digitalizzazione attiva".

Gli Archivi Nazionali hanno collaborato con varie altre agenzie federali per rispettare la direttiva di Trump.

Tutti i documenti "precedentemente trattenuti per classificazione che fanno parte della Raccolta dei documenti sull'assassinio del presidente John F. Kennedy sono in fase di rilascio", si legge nella dichiarazione degli Archivi Nazionali.

I documenti saranno accessibili online sulla pagina dell'assassinio di JFK man mano che verranno digitalizzati, oppure subito di persona presso l'edificio degli Archivi Nazionali a College Park, Maryland.

Tra la mole di nuovi documenti si trovano registrazioni amministrative relative all'indagine della Commissione Warren e alla compilazione del suo rapporto, insieme ad altre informazioni ricevute da agenzie federali, fotografie, registrazioni e udienze della Commissione.

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