L'amministrazione Trump chiude i servizi per la giustizia ambientale negli Stati Uniti

Le agenzie che proteggevano le comunità svantaggiate dall'inquinamento sono state smantellate. Il capo dell'EPA giustifica la decisione accusando i "gruppi militanti di sinistra" di ricevere fondi federali, mentre le associazioni ambientaliste condannano la scelta.

L'amministrazione Trump chiude i servizi per la giustizia ambientale negli Stati Uniti
Photo by Patrick Hendry / Unsplash

L'amministrazione del presidente Donald Trump ha deciso di porre fine a decenni di sforzi federali per contrastare l'inquinamento che colpisce le popolazioni svantaggiate negli Stati Uniti. L'annuncio è stato fatto mercoledì 12 marzo dall'amministratore dell'Agenzia americana per la protezione dell'ambiente (EPA), Lee Zeldin.

Zeldin ha confermato la chiusura dei servizi incaricati delle missioni di giustizia ambientale all'interno dell'agenzia, una notizia inizialmente riportata dal New York Times. "Il problema è che, in nome della giustizia ambientale, somme ingenti sono state inviate a gruppi militanti di sinistra", ha dichiarato ai giornalisti, assicurando di lavorare per l'avvento di "un'età dell'oro" per "tutti gli americani".

Questa decisione pone fine a trent'anni di sforzi per ridurre l'inquinamento che colpisce le popolazioni più vulnerabili del paese. Queste comunità risiedono spesso in prossimità di autostrade, centrali elettriche, fabbriche o altre installazioni inquinanti, e sono maggiormente esposte al rischio di sviluppare malattie cardiache o asma.

"Il presidente Trump e i suoi alleati non hanno alcuna considerazione per il benessere delle persone che vivono in America e si preoccupano unicamente di proteggere i profitti degli inquinatori", ha reagito mercoledì Chitra Kumar, dell'ONG ambientalista Union of Concerned Scientists. "Questa decisione lascerà le persone che vivono, lavorano, studiano e giocano in prossimità di industrie inquinanti (...) senza un reale sostegno".

Il nuovo governo americano aveva già posto fine a un piano di giustizia ambientale implementato dall'ex presidente democratico Joe Biden, che mirava a destinare il 40% degli investimenti federali nella transizione energetica a popolazioni storicamente emarginate. Inoltre, Lee Zeldin aveva annunciato all'inizio di questa settimana la cancellazione di 1,7 miliardi di dollari di sovvenzioni dedicate a iniziative a favore della giustizia ambientale.

La settimana scorsa, il nuovo Dipartimento di Giustizia ha anche annunciato l'abbandono delle azioni legali intraprese dall'EPA contro uno stabilimento situato in Louisiana, in una zona soprannominata il "corridoio del cancro". In questa regione ricca di industrie petrolchimiche, i tassi di cancro tra gli abitanti sono tra i più elevati del paese.

La decisione dell'amministrazione Trump si inserisce in un più ampio contesto di revisione delle politiche ambientali federali. Sin dal suo insediamento a gennaio 2025, il presidente ha adottato una serie di misure volte a ridurre le regolamentazioni ambientali che, secondo la sua amministrazione, ostacolano la crescita economica e l'occupazione.

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