L'America trumpista rende omaggio al "martire" Charlie Kirk in Arizona

Oltre 60.000 persone hanno partecipato alla cerimonia in memoria dell’attivista conservatore, trasformata in un momento di fusione tra fede evangelica e agenda politica della Casa Bianca.

L'America trumpista rende omaggio al "martire" Charlie Kirk in Arizona
White House

Decine di migliaia di persone hanno riempito domenica lo State Farm Stadium di Glendale, vicino Phoenix in Arizona, per rendere omaggio a Charlie Kirk, il leader dell'organizzazione conservatrice Turning Point USA assassinato il 10 settembre nello Utah. La cerimonia, durata oltre cinque ore, ha riunito il presidente Donald Trump, il vicepresidente J.D. Vance e gran parte dell'amministrazione repubblicana in un evento che ha mescolato commemorazione funebre, comizio politico e raduno religioso.

Trump ha definito Kirk "un martire" e "il miglior evangelista per la libertà americana", aggiungendo che è diventato "immortale". Durante il suo discorso di 45 minuti, il presidente ha fatto una battuta: "Charlie amava dibattere senza risentimento per il suo interlocutore. È qui che sono in disaccordo con Charlie. Io odio i miei avversari. E non auguro loro il meglio. Mi dispiace!". Queste parole sono arrivate poco dopo che Erika Kirk, vedova dell'influencer, aveva pubblicamente perdonato l'assassino del marito dicendo tra le lacrime: "Quest'uomo. Questo giovane. Io lo perdono. Lo perdono perché è quello che Cristo ha fatto e che Charlie avrebbe fatto".

La folla di oltre 60.000 persone, vestita con i colori della bandiera americana e cappellini "Make America Great Again", ha accolto Trump con cori di "USA! USA! USA!". Il presidente ha sottolineato: "Dobbiamo assicurare il ritorno della religione in America, perché senza confini, senza legge e ordine e senza religione, non abbiamo più un paese. Vogliamo il ritorno di Dio".

Kirk, 31 anni, è stato ucciso con un colpo alla testa mentre teneva un dibattito in un campus universitario nello Utah. L'accusato del suo omicidio, Tyler Robinson di 22 anni, ha spiegato ai suoi cari che il suo gesto era motivato dall'"odio" che secondo lui Kirk diffondeva, secondo quanto rivelato dalle autorità locali. Prima ancora dell'identificazione del sospettato, Trump aveva già definito Kirk un "martire della verità e della libertà" e aveva accusato la retorica della "sinistra radicale".

Il vicepresidente Vance, molto vicino a Kirk, ha dichiarato: "Dobbiamo ricordare che è un eroe per gli Stati Uniti d'America. Ed è un martire per la fede cristiana". Ha anche rivelato: "Ho parlato di più di Gesù Cristo nelle ultime due settimane che in tutta la mia vita pubblica". Vance ha attribuito a Kirk e alla sua organizzazione il merito di aver contribuito alla vittoria repubblicana: "La nostra intera amministrazione è qui, ma non solo perché amavamo Charlie come amico, ma perché sappiamo che non saremmo qui senza di lui".

Stephen Miller, vice capo di gabinetto della Casa Bianca e ideologo dell'amministrazione, ha tenuto uno dei discorsi più duri, rivolgendosi direttamente ai nemici non meglio definiti del movimento conservatore: "Siamo la tempesta e i nostri nemici non possono comprendere la nostra forza, la nostra determinazione, la nostra risoluzione, la nostra passione. Siamo dalla parte del bene, siamo dalla parte di Dio". Ha poi aggiunto: "Voi non avete niente. Non siete niente. Siete il vizio, siete la gelosia, siete l'odio, non siete niente. Non potete costruire niente, produrre niente, creare niente".

Pete Hegseth, segretario alla Difesa, ha affermato che Kirk "aveva capito, come molti di noi, che non è una guerra politica. Non è una guerra culturale. È una guerra spirituale". Jack Posobiec, influencer radicale del movimento MAGA, ha brandito un pendente con una croce dicendo alla folla di "mettere l'armatura completa di Dio e combattere il male", paragonando il sacrificio di Kirk a quello di Gesù Cristo.

La cerimonia ha segnato anche le pubbliche riconciliazioni tra Trump ed Elon Musk, che si sono stretti la mano e hanno conversato amichevolmente dopo mesi di rottura spettacolare. Musk era seduto accanto a Trump nella sua tribuna insieme ad altri membri dell'amministrazione.

L'evento ha rappresentato un momento senza precedenti di fusione tra governo e religione conservatrice. Elizabeth Dias, corrispondente del New York Times, ha osservato: "Forse mai prima d'ora, su scala così grande, una tale fusione aveva preso piede in una dimostrazione pubblica". La cerimonia non è stata solo un tributo nello stile della tradizione evangelica di Kirk, ma ha rappresentato un evento culminante che riflette il grado in cui il cristianesimo conservatore si è fuso con la politica repubblicana nell'era Trump.

L'amministrazione ha promesso una repressione senza precedenti contro quello che definisce "terrorismo interno" di sinistra in seguito all'assassinio di Kirk. Trump ha annunciato di voler classificare come organizzazione "terrorista" il movimento "Antifa", che raggruppa gruppi di estrema sinistra che si dichiarano antifascisti, senza spiegare le conseguenze giuridiche di questa decisione. Il presidente ha anche chiesto pubblicamente al procuratore generale Pam Bondi di intensificare le indagini sui suoi nemici politici.

La vedova di Kirk guiderà ora Turning Point USA, l'organizzazione fondata dal marito che conta milioni di seguaci sui social media e capitoli nelle università di tutto il paese. Gli organizzatori dicono di aver ricevuto decine di migliaia di richieste per nuovi capitoli in tutto il paese dopo l'assassinio. L'organizzazione è stata determinante nella mobilitazione del voto giovanile conservatore nelle elezioni presidenziali del 2024 che hanno riportato Trump alla Casa Bianca.

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