L'aereo offerto dal Qatar a Trump è rimasto invenduto per anni

L’aereo, un jet di lusso della famiglia reale qatariota, è rimasto invenduto per anni. Trump sostiene che accettarlo farebbe risparmiare i contribuenti, ma a Washington si sollevano preoccupazioni bipartisan sull’etica dell’operazione

L'aereo offerto dal Qatar a Trump è rimasto invenduto per anni
Photo by Justin Lim / Unsplash

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che accetterà l’offerta del Qatar di un Boeing 747-8, già appartenente alla famiglia reale dell’emirato. L’aereo, un modello passeggeri di fascia alta e lussuosamente configurato, sarebbe destinato all’uso presidenziale come Air Force One temporaneo, in attesa della consegna dei nuovi velivoli ordinati a Boeing.

Secondo quanto riportato da Newsweek, il jet è stato messo in vendita nel 2020 senza mai trovare un acquirente. L’aereo era stato commissionato dallo sceicco Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, ex primo ministro del Qatar, e consegnato nel 2012. Il costo di listino al momento della consegna era di 367 milioni di dollari, una cifra a cui si sommano decine di milioni per la personalizzazione degli interni, affidata allo studio parigino Cabinet Pinto.

Gli interni riflettono il lusso destinato ai vertici dello Stato qatariota: finiture in legno pregiato di sicomoro e wacapou, tessuti in seta e una configurazione capace di ospitare 89 passeggeri. A bordo si trovano due camere da letto, sale riunioni e aree per l’intrattenimento. Nonostante il suo allestimento esclusivo, l’aereo non ha suscitato interesse sul mercato negli ultimi anni, come confermato da Forbes e da fonti dell’industria aeronautica.

Il velivolo ha accumulato un utilizzo molto contenuto: appena 1.069 ore di volo in più di un decennio, con una media di circa due ore a settimana, secondo Ben Schlappig del blog One Mile at a Time. L’analista John Goglia, ex membro del National Transportation Safety Board, ha spiegato a Forbes che per il Qatar donare l’aereo sarebbe anche un modo per evitare i crescenti costi di manutenzione, in un contesto in cui la flotta mondiale di 747 è in diminuzione e la manodopera specializzata per questo tipo di velivoli è sempre più rara.

Il Qatar Amiri Flight, la divisione che gestisce gli aerei della famiglia reale, mantiene ancora in flotta altri 747-8. Uno di questi appare attualmente inattivo, mentre un altro esemplare era stato donato nel 2018 al presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, anche in quel caso dopo tentativi falliti di vendita.

Trump ha espresso pubblicamente frustrazione per i ritardi nella consegna dei due 747-8 modificati ordinati da Boeing per la Presidenza. In un messaggio pubblicato domenica su Truth Social, il presidente ha scritto: "Il Boeing 747 viene dato all'Aeronautica degli Stati Uniti/Dipartimento della Difesa, NON A ME! È un dono di una Nazione, il Qatar, che abbiamo difeso con successo per molti anni. Sarà utilizzato dal nostro Governo come Air Force One temporaneo, fino a quando non arriveranno i nostri nuovi Boeing, che sono molto in ritardo sulla consegna". Trump ha poi aggiunto che "solo uno SCIOCCO non accetterebbe questo regalo a nome del nostro Paese".

Sebbene il presidente presenti la donazione come un beneficio per i contribuenti, le critiche non si sono fatte attendere. I detrattori ritengono che accettare un dono di tale portata da parte di un governo straniero possa costituire una violazione delle norme etiche e sollevare problemi di costituzionalità. La Costituzione degli Stati Uniti, attraverso la Foreign Emoluments Clause, vieta infatti ai funzionari federali di accettare regali da governi stranieri senza l’approvazione del Congresso.

Inoltre, per poter servire come Air Force One, l’aereo avrebbe bisogno di modifiche significative, come l’installazione di sistemi di comunicazione sicuri, schermature per la protezione da esplosioni nucleari e difese antimissile. Queste trasformazioni richiederebbero tempo e risorse, ridimensionando almeno in parte l’argomentazione di un risparmio immediato per l’amministrazione.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.