La tempistica della fine della guerra in Ucraina "dipende da Mosca e Kyiv", ammette Marco Rubio

Il Segretario di Stato americano afferma che Washington non può garantire tempistiche precise per un accordo di pace.

I tempi per la conclusione del conflitto russo-ucraino non dipendono dagli Stati Uniti, ma da Mosca e Kyiv.

Questa è stata la posizione espressa dal segretario di Stato americano Marco Rubio durante un recente briefing con i giornalisti, secondo quanto riportato dal resoconto pubblicato sul sito del Dipartimento di Stato USA.

"Gli Stati Uniti stanno cercando di raggiungere la pace e continueranno a lavorare per porre fine alla guerra per tutto il tempo necessario", ha dichiarato Rubio, rispondendo a una domanda sui progressi compiuti da Washington nell'ultimo mese nei negoziati con le parti belligeranti.

Il Segretario di Stato ha però voluto chiarire:

"Questo non significa che io possa garantire che un accordo sul cessate il fuoco sarà raggiunto tra una settimana o un mese. Semplicemente non posso definire le tempistiche, perché non dipende da noi. Dipende dai russi e dagli ucraini. Dipende anche dai nostri partner in Europa, che hanno imposto sanzioni che dovranno essere considerate, presumo, come parte di qualsiasi accordo finale".

Rubio ha rifiutato però di accusare la Russia di prolungare deliberatamente i negoziati, ricordando di aver sempre definito il conflitto russo-ucraino come "complesso".

"Non ho mai detto che sarebbe stato facile. C'è molto lavoro da fare con entrambe le parti, specialmente con la parte russa, con cui non parliamo da molti anni".

Alla domanda se gli Stati Uniti ritengano che la Russia stia partecipando ai negoziati "in buona fede", il responsabile della diplomazia americana ha riferito che i rappresentanti di Mosca "si incontrano con noi, parlano con noi, fanno proposte".

"Hanno acconsentito a un cessate il fuoco, ma a condizioni che dobbiamo ancora analizzare".

Gli Stati Uniti hanno avviato i colloqui con Russia e Ucraina per porre fine alla guerra a metà febbraio.

Da allora, il presidente Donald Trump ha avuto diverse conversazioni separate con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, mentre i rappresentanti dei tre Paesi hanno condotto diversi round di negoziati in Arabia Saudita.

Russia e Ucraina hanno accettato la proposta statunitense di cessare gli attacchi alle infrastrutture energetiche, sebbene continuino a condurli accusandosi reciprocamente di violare la moratoria.

Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno inoltre riferito che le parti sono riuscite a concordare una tregua nel Mar Nero.

La Russia ha però poi dichiarato che accetterà questo accordo solo dopo la revoca delle sanzioni agli esportatori agricoli e la riconnessione della Rosselkhozbank al sistema SWIFT, controllato dall'Unione Europea.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Washington spera ancora che un cessate il fuoco completo possa essere raggiunto nelle prossime settimane.

L'agenzia stampa riferisce che la Casa Bianca sta cercando di concludere un accordo entro Pasqua, che quest'anno cade il 20 aprile. Tuttavia, la Russia ha presentato richieste massimaliste anche per una tregua temporanea, tra cui la completa cessazione delle forniture di armi all'Ucraina.

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