La prima mossa di Melania Trump: lotta a cyberbullismo e revenge porn

Melania Trump ha deciso di puntare sul tema del cyberbullismo e del revenge porn. Per questo mandato si è detta più preparata e volenterosa di incidere nella vita politica statunitense.

La prima mossa di Melania Trump: lotta a cyberbullismo e revenge porn
Official White House Photo by Andrea Hanks

Melania è entrata in azione. In questo suo secondo "mandato" come First Lady ha deciso di giocare un ruolo diverso. Rispetto al 2016 si è detta più preparata e volenterosa di incidere nella vita politica statunitense.

Nella sua prima apparizione pubblica ha deciso di puntare sul tema del cyberbullismo e del revenge porn. Ha tenuto un discorso per sponsorizzare l'approvazione al Congresso del "Take It Down Act". La legge è già passata all'unanimità al Senato ed è attesa alla Camera. L'obiettivo è quello di criminalizzare i contenuti intimi non consensuali, comprese le immagini compromettenti generate tramite l'intelligenza artificiale.

Melania ha scelto di promuovere un discorso pubblico anche per rilanciare la sua piattaforma che combatte il cyberbullismo, ovvero BE BEST. Al termine del suo intervento non è mancata una frecciatina politica ai rivali democratici. La First Lady, infatti, ha detto: "Mi aspettavo di vedere più leader democratici con noi qui, per affrontare questo serio problema. Come adulti possiamo dare priorità ai bambini americani prima che alla politica di parte".

Sul suo profilo X Melania ha riportato un passaggio del discorso di lunedì: "Sono qui con voi oggi con un obiettivo comune: proteggere i nostri giovani dai danni online. La presenza diffusa di comportamenti abusivi nella sfera digitale influenza la vita quotidiana dei nostri bambini, delle nostre famiglie e delle nostre comunità".

La legge, dunque, si appresta ad essere approvata, con il favore della First Lady. E' prevista una pena di tre anni di carcere per chi condivide immagini intime (autentiche o generate con IA) senza il consenso, se riguarda minori, mentre la pena è di due anni per i maggiorenni.

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