La nuova ondata conservatrice della Generazione Z
Dai social media alla pandemia: come sta cambiando l'orientamento politico dei giovani tra Europa e Stati Uniti.
Le recenti elezioni americane hanno mostrato un dato sorprendente: il presidente Trump ha quasi azzerato il divario generazionale che storicamente favoriva i democratici, perdendo tra gli elettori under 30 solo per un margine minimo del 51-47%.
Un recente sondaggio CBS ha addirittura rilevato che i giovani sotto i 30 anni mostrano un sostegno a Trump superiore a quello dei Boomer over 65.
Il fenomeno, denominato "Rechtsruck" (svolta a destra) in Germania, non è limitato agli Stati Uniti. Anche in Europa, infatti, i partiti di destra stanno, infatti, guadagnando consensi tra i giovani elettori in modo significativo.
Stando ai sondaggi, in Germania il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) è diventato il partito più popolare tra gli under 30.
Francia, Finlandia e altri Paesi europei mostrano tendenze simili, con i giovani che supportano partiti anti-establishment "in numeri uguali o superiori agli elettori più anziani".
L'impatto della pandemia e dei social media
Un'analisi del Systemic Risk Center della London School of Economics ha rivelato che le persone che hanno vissuto l'esperienza della pandemia tra i 18 e i 25 anni stanno sviluppando una minore fiducia nelle autorità scientifiche e politiche.
Questo effetto persiste nel tempo, in parte perchè la formazione dell'ideologia politica tende a consolidarsi proprio in questa fascia d'età. Le preferenze politiche che si formano durante la giovinezza tendono, infatti, a consolidarsi nel tempo.
Tutto questo suggerisce il fatto che l'attuale svolta conservatrice potrebbe non essere un fenomeno transitorio, ma piuttosto l'emergere di una nuova corrente ideologica destinata a influenzare il panorama politico occidentale nei prossimi decenni.
La pandemia ha accelerato ulteriormente questo processo riducendo drasticamente la socializzazione fisica e aumentando il tempo trascorso sui social media.
Il ricercatore norvegese Ruben B. Mathisen ha evidenziato come i social media stiano creando "sfere online separate per uomini e donne". La sostituzione degli incontri di gruppo con spazi online segregati per genere ha portato a una politica più distintamente pro-maschile e, in alcuni casi, anti-femminista.
Fattori di malcontento
Questa generazione, che alcuni iniziano a chiamare "Generazione C" (COVID-affected), sta sviluppando una propria identità politica distintiva. Si caratterizza per un mix di scetticismo verso i vaccini, elementi di misticismo e un forte sentimento anti-immigrazione.
La loro sfiducia nelle istituzioni è evidente: negli ultimi dieci anni, tra i giovani americani la fiducia nel presidente è diminuita del 60%, mentre quella nella Corte Suprema, Wall Street e Congresso è calata di oltre il 30%.
Il malcontento giovanile si innesta su un terreno già fertile: anni di inflazione, crescita economica debole e immigrazione record hanno creato le condizioni ideali per questo sviluppo.
Se queste tendenze dovessero davvero consolidarsi, potremmo assistere a un cambiamento duraturo nella formazione delle preferenze ideologiche dei giovani, con impatti significativi sul futuro politico globale.