La maggioranza degli americani contraria alla guerra contro l'Iran

Due sondaggi rivelano che il 60% degli americani si oppone a un coinvolgimento armato degli Stati Uniti, pur ritenendo il programma nucleare iraniano una seria minaccia.

La maggioranza degli americani contraria alla guerra contro l'Iran

La maggior parte dei cittadini statunitensi è contraria a un intervento militare americano nel conflitto tra Israele e Iran, nonostante la diffusa preoccupazione sul programma nucleare iraniano. Secondo i risultati dei più recenti sondaggi condotti da Economist/YouGov e dal Washington Post, emerge chiaramente una preferenza bipartisan per la diplomazia. Il presidente Trump, intanto, si riserva di decidere entro due settimane su eventuali azioni americane in risposta alla situazione mediorientale.

Risultati principali

Il sondaggio Economist/YouGov, evidenzia che il 60% degli intervistati si oppone a un intervento militare degli Stati Uniti nella crisi fra Israele e Iran. Solo il 16% sostiene l'azione armata, mentre il 24% rimane incerto.

L’opposizione all’intervento militare supera ampiamente le divisioni partitiche: il 65% dei democratici, il 61% degli indipendenti e il 53% dei repubblicani rifiutano l’ipotesi di coinvolgimento militare diretto.

Allo stesso tempo, però, il 61% degli intervistati nello stesso sondaggio considera il programma nucleare iraniano una minaccia seria o immediata per gli Stati Uniti, confermando una diffusa percezione di pericolo.

Anche il sondaggio del Washington Post conferma questa percezione: 7 americani su 10 definiscono il programma nucleare iraniano come una minaccia "immediata e seria" o almeno "in qualche misura seria". Questo sondaggio ribadisce anche come la preoccupazione sia più forte tra i repubblicani rispetto a democratici e indipendenti.

Nonostante la gravità percepita della minaccia nucleare iraniana, entrambi i sondaggi evidenziano una forte preferenza per la diplomazia rispetto all’azione militare. Il 58% dei democratici e il 61% dei repubblicani nel sondaggio The Economist/YouGov sostengono che gli Stati Uniti debbano avviare negoziati con l’Iran sul suo programma nucleare.

Forse è anche a causa di questi sondaggi che la Casa Bianca ha dichiarato ieri che il presidente Trump sta mantenendo aperta la possibilità di una soluzione diplomatica per prevenire un’ulteriore escalation, prima di prendere una decisione definitiva sul possibile intervento in guerra degli Stati Uniti affianco di Israele, entro le prossime due settimane.

Metodologia

Il sondaggio di Economist/YouGov è stato condotto tra il 13 e il 16 giugno 2025, su un campione rappresentativo di 1.512 adulti statunitensi. Il margine di errore stimato per il campione complessivo è di circa ±3 punti percentuali.

Il sondaggio del Washington Post è stato invece effettuato il 18 giugno 2025, su un campione casuale nazionale di 1.008 adulti americani, con un margine di errore di ±3,6 punti percentuali.

Entrambi i sondaggi hanno raccolto informazioni sulle opinioni relative all’intervento militare americano nel conflitto tra Israele e Iran, la percezione della minaccia rappresentata dal programma nucleare iraniano e la preferenza per soluzioni diplomatiche o militari. I risultati sono stati analizzati tenendo conto delle diverse affiliazioni politiche dei partecipanti, evidenziando così i punti di convergenza e divergenza nell’opinione pubblica statunitense su questo argomento.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.