La Guardia Nazionale è stata dispiegata a Washington

Il presidente ordina l’intervento di 800 militari e la federalizzazione del Dipartimento di polizia metropolitana, suscitando proteste e timori di deriva autoritaria. La Casa Bianca annuncia arresti e piani di sgombero per i senzatetto, mentre i dati ufficiali indicano un calo della criminalità.

La Guardia Nazionale è stata dispiegata a Washington
U.S. Army photos - Staff Sgt. Deonte Rowell

Nella sera di martedì 12 agosto, le prime unità della Guardia nazionale hanno iniziato a schierarsi nelle strade di Washington, D.C., dando seguito all’ordine del presidente Donald Trump di assumere il controllo della polizia locale e lanciare una vasta operazione di contrasto al crimine nella capitale. L’intervento, previsto dalla legge per situazioni di emergenza, consente al presidente di federalizzare il Dipartimento di polizia metropolitana per un periodo massimo di 30 giorni, prorogabile solo con l’approvazione del Congresso.

L’amministrazione ha annunciato che circa 800 militari saranno operativi entro la fine della settimana. Le loro mansioni comprenderanno gestione di folle, controllo di perimetri, sicurezza e supporto alle comunicazioni per le forze dell’ordine, nella maggior parte dei casi senza armi da fuoco. Secondo la Casa Bianca, 850 agenti e funzionari federali hanno già effettuato, nella notte tra lunedì e martedì, 23 arresti per reati che vanno dall’omicidio alla guida in stato di ebbrezza, dal possesso di armi e droga all’evasione del pagamento della metropolitana. Sono stati inoltre rimossi, negli ultimi cinque mesi, 70 accampamenti di senzatetto.

La misura è stata giustificata da Trump con un’emergenza criminale che, secondo le autorità locali, non trova riscontro nei dati. La sindaca Muriel Bowser ha ricordato che la criminalità violenta è ai minimi da trent’anni, con un calo del 26% dall’inizio dell’anno e un dimezzamento dei casi di furto d’auto rispetto al 2024. Pur ribadendo la sua contrarietà al provvedimento, Bowser ha promesso di collaborare, sottolineando che l’assetto organizzativo della polizia non cambierà e che l’obiettivo è “sfruttare al meglio le risorse aggiuntive”.

La gestione federale della polizia è affidata a Terry Cole, nuovo capo della Drug Enforcement Administration, che ha annunciato la presenza di agenti federali “integrati” nelle pattuglie locali e un’intensificazione delle operazioni nei settori con maggiore incidenza di reati violenti. Secondo la Casa Bianca, le persone senza fissa dimora potranno accedere a rifugi, servizi per le dipendenze o cure per la salute mentale, ma chi rifiuterà rischierà multe o arresto, in base a una norma mai applicata in passato.

Sul piano politico, la mossa si inserisce in una strategia più ampia del presidente, che nel corso del secondo mandato ha spesso dichiarato stati di emergenza per questioni che vanno dalla sicurezza delle frontiere ai dazi, ricorrendo a ordini esecutivi anche in attesa di eventuali verifiche giudiziarie. È la prima volta che un presidente utilizza la Sezione 740 della Home Rule Act per assumere temporaneamente il controllo della polizia di Washington.

La relazione fra Trump e Bowser, già tesa nel primo mandato, ha conosciuto momenti di scontro su vari fronti, dalle proteste del 2020 alla realizzazione di parate militari. L’attuale situazione segna un nuovo punto di attrito, ma anche un raro allineamento forzato sul terreno operativo. Per i critici, si tratta di un’operazione dimostrativa più che di una risposta a una reale emergenza; per la Casa Bianca, “solo l’inizio” di una più ampia azione di recupero della sicurezza nella capitale.

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