La Groenlandia dice “no” a Trump. Secondo un nuovo sondaggio, 85% sono contrari ad annessione

Il desiderio del presidente Donald Trump di accogliere la Groenlandia tra i territori degli Stati Uniti continua a incontrare una netta opposizione tra i residenti dell’isola artica posseduta dalla Danimarca.

La Groenlandia dice “no” a Trump. Secondo un nuovo sondaggio, 85% sono contrari ad annessione
La bandiera della Groenlandia sventola nella capitale Nuuk

Secondo un nuovo sondaggio condotto dall’istituto di ricerca britannico Verian per il quotidiano groenlandese Sermitsiaq tra il 22 e il 26 gennaio, ben l’85% dei cittadini groenlandesi respinge l’idea di un’eventuale annessione agli USA.

Il risultato di questo sondaggio smentisce in maniera netta le affermazioni di Trump, che si era invece mostrato fiducioso sulla volontà dei circa 57.000 abitanti di unirsi a Washington.

Solo il 6% dei 497 intervistati sostiene il progetto americano, mentre il restante 9% si dichiara indeciso. Il margine di errore stimato del sondaggio è pari a +/-3,1 punti percentuali.

La Casa Bianca, al momento, ha preferito non commentare i risultati del sondaggio.

La Groenlandia, territorio semi-autonomo della Danimarca, è ormai da settimane al centro della polemica politica dopo le dichiarazioni di Trump: nonostante i ripetuti “no” sia dal leader groenlandese sia dalla premier danese Mette Frederiksen, Trump ha insistito sulla possibilità di prendere il controllo dell’isola artica.

Frederiksen, in visita in tre capitali europee, ha ribadito la necessità del pieno rispetto della sovranità statale danese, sottolineando di aver ricevuto “un messaggio molto chiaro” in questo senso da parte di altri leader del continente.

Durante un incontro a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron, la premier danese ha inoltre voluto evidenziare l’assenza di minacce militari dirette verso la Groenlandia o la stessa Danimarca da parte di altre potenze come Cina o Russia, allontanando ulteriormente i timori sulla possibilità di un intervento forzato.

In passato Trump aveva evitato di escludere in maniera categorica l’uso della forza per prendere il controllo del territorio dove si trova già una delle principali basi delle Forze Spaziali americane, quella di Thule, pur non mostrandosi mai apertamente deciso a intraprendere azioni militari.

Il vicepresidente JD Vance, però, ha dichiarato successivamente a Fox News di non ritenere necessaria una simile strada, gettando un’ombra d’incertezza sulle reali intenzioni imperialiste della Casa Bianca.

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