"La Germania è tornata": accordo storico al Bundestag per 500 miliardi di euro di nuove spese (anche per il riarmo)
Il cancelliere designato Friedrich Merz commenta l'accordo con le parole: "La Germania è tornata".

I tre partiti tedeschi coinvolti nelle discussioni per un pacchetto di riforme costituzionali che consenta nuove spese fino a 500 miliardi di euro hanno raggiunto un accordo finale sulla proposta, così come confermato dal cancelliere designato Friedrich Merz.
Il partito conservatore CDU/CSU, vincitore delle elezioni parlamentari del mese scorso, ha trovato l'intesa chiave con il partito socialdemocratico SPD, suo probabile partner di coalizione, e con i Verdi, che torneranno all'opposizione, sulla struttura del piano di spesa pubblica e sulla riforma della Schuldenbremse, il freno al debito previsto nella Costituzione.
A seguito delle pressioni dei Verdi, che avevano minacciato di ritirare il loro sostegno rischiando di far deragliare il processo, il Fondo per il Clima e la Trasformazione sarà raddoppiato dai 50 miliardi inizialmente proposti a 100 miliardi di euro.
Tutte le nuove spese saranno inoltre soggette alla clausola di addizionalità, il che significa che non potranno essere destinate a progetti già esistenti.
In linea con le proposte precedenti, comunque, tutta la spesa per la difesa superiore all'1% del PIL sarà esente della Schuldenbremse, ma la definizione di difesa è stata ampliata per coprire più aree, tra cui:
- l'esercito tedesco;
- la protezione civile;
- i servizi di intelligence;
- la sicurezza dei dati e delle informazioni;
- su richiesta dei Verdi, il sostegno ad altri Stati aggrediti ai sensi del diritto internazionale, come l'Ucraina.
La riforma costituzionale, una volta approvata, dovrebbe consentire alla Germania di aumentare rapidamente la spesa per la difesa dall'attuale livello del 2,12% del PIL e di poter destinare miliardi di euro di finanziamenti militari all'Ucraina, senza più intaccare la Costituzione.
La proposta include anche un margine di flessibilità fiscale per i Lander tedeschi, pari allo 0,35% del PIL.
Il co-leader dell'SPD, Lars Klingbeil, ha affermato che il piano concordato tra i tre partiti rappresenta "un potente impulso" per la più grande economia europea. "Abbiamo posto le basi affinché la Germania si rimetta in piedi e si protegga", ha dichiarato.
L'accordo raggiunto tra i principali partiti tedeschi si inserisce in un contesto di crescenti tensioni transatlantiche riguardo alla spesa per la difesa e al ruolo degli Stati Uniti nella NATO.
L'Amministrazione Trump sta esercitando sempre più pressioni sugli alleati europei affinché aumentino significativamente i loro budget militari, arrivando a suggerire un contributo del 5% del PIL per la difesa, una richiesta che ha suscitato reazioni contrastanti in Europa.
In risposta a queste sollecitazioni, la Germania ha già incrementato la propria spesa militare, raggiungendo nel 2024 il 2,12% del PIL, pari a circa 90,6 miliardi di euro.
Queste dinamiche, assieme alle recenti polemiche sulla sospensione temporanea degli aiuti militari americani all'Ucraina, hanno alimentato in Europa ed in Germania il dibattito sulla necessità di un riarmo europeo autonomo e sulla riduzione della dipendenza dagli Stati Uniti in ambito NATO.
Il nuovo accordo tedesco rappresenta un passo concreto verso un maggiore impegno europeo nella propria sicurezza, che potrebbe contribuire a riequilibrare le responsabilità all'interno dell'Alleanza Atlantica e a rispondere alle preoccupazioni sollevate dall'Amministrazione statunitense riguardo alla ripartizione degli oneri difensivi.
Il Bundestag è chiamato a votare il piano martedì prossimo, e l'approvazione sembra quasi certa ora dopo che anche la Corte costituzionale tedesca ha respinto le contestazioni dei partiti di opposizione, permettendo al Parlamento di procedere con le riforme proposte.
La sua approvazione potrebbe segnare un punto di svolta nella politica di difesa europea, con la Germania pronta a svolgere un ruolo di primo piano nel rafforzamento delle capacità militari del continente europeo.
"Questo accordo è un messaggio ai nostri amici e avversari, ai nemici della libertà: siamo capaci di difenderci, siamo pienamente preparati..., non mancheranno le risorse per difendere la libertà e la pace sul nostro continente", ha commentato Merz, aggiungendo:
"La Germania è tornata".