Trump starebbe cercando un sostituto per Pete Hegseth come Segretario alla Difesa. La Casa Bianca smentisce

Secondo NPR, l'Amministrazione Trump ha avviato il processo per sostituire l'attuale capo del Pentagono, coinvolto in uno scandalo per aver condiviso informazioni riservate su operazioni militari in Yemen tramite chat private.

Trump starebbe cercando un sostituto per Pete Hegseth come Segretario alla Difesa. La Casa Bianca smentisce

La Casa Bianca avrebbe avviato un processo riservato per individuare un possibile sostituto del Segretario alla Difesa Pete Hegseth. A riferirlo è un funzionario statunitense, rimasto anonimo perché non autorizzato a discutere pubblicamente della questione, in un’intervista alla National Public Radio (NPR).

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha però smentito il tutto poco dopo la pubblicazione affermando che là storia di NPR è totalmente falsa e che il presidente Trump continua ad avere piena fiducia di Pete Hegseth come Segretario alla Difesa.

La notizia giunge in un momento di crescente pressione sull’attuale Segretario, coinvolto in una serie di controversie legate alla gestione di informazioni sensibili.

Secondo quanto confermato dalla fonte a NPR, Hegseth avrebbe condiviso con sua moglie e suo fratello, tramite una chat di gruppo sull’applicazione Signal, dettagli relativi a imminenti attacchi militari statunitensi nello Yemen. Lo scambio sarebbe avvenuto pochi minuti dopo che lo stesso Hegseth era stato aggiornato su tali operazioni da un alto funzionario militare.

La rivelazione dell’esistenza di questa seconda chat di gruppo è stata inizialmente riportata dal New York Times.

Il caso non rappresenta un episodio isolato. Già nel marzo scorso, Hegseth aveva condiviso informazioni riservate riguardanti operazioni contro obiettivi Houthi in Yemen con alti funzionari della Casa Bianca, sempre tramite Signal.

In quell’occasione, avrebbe incluso per errore anche un giornalista nel gruppo, esponendo ulteriormente contenuti sensibili. Tali comportamenti hanno sollevato interrogativi interni alla stessa Amministrazione sulla capacità del Segretario alla Difesa di gestire comunicazioni classificate in modo adeguato.

Le tensioni all’interno del Dipartimento della Difesa sembrano intanto accentuarsi. Quattro alti consiglieri di Hegseth hanno lasciato i propri incarichi nelle ultime settimane, in alcuni casi accusati anch’essi di aver divulgato materiale riservato.

Tutti hanno pubblicato dichiarazioni in cui si fa riferimento a gravi disaccordi e dinamiche conflittuali interne al Pentagono, suggerendo l’esistenza di una crisi di fiducia e di governance ai vertici del Dipartimento della Difesa.

L’intera vicenda riporta al centro del dibattito la questione dell’uso di applicazioni di messaggistica non istituzionali per comunicazioni di rilevanza nazionale.

Dopo la prima fuga di notizie risalente a marzo, il Pentagono aveva emesso un avvertimento ufficiale, segnalando che Signal era divenuto bersaglio di attacchi informatici da parte di hacker, sottolineando così i rischi associati all’impiego di piattaforme non ufficiali per lo scambio di informazioni classificate.

Al momento, la Casa Bianca non ha rilasciato alcun commento ufficiale in risposta alle richieste di NPR riguardo all’eventuale sostituzione di Hegseth. Non è nemmeno chiaro se l’indagine interna porterà a provvedimenti formali nei suoi confronti.

Tuttavia, l’inizio del processo per identificare un successore è indicativo delle crescenti preoccupazioni sulla tenuta e l’affidabilità dell’attuale leadership del Dipartimento della Difesa.

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