La Casa Bianca prende il controllo del pool giornalistico presidenziale

L'Amministrazione Trump stabilirà quali testate potranno accedere al presidente, sollevando preoccupazioni sulla libertà di stampa negli Stati Uniti.

La Casa Bianca prende il controllo del pool giornalistico presidenziale

La Casa Bianca ha annunciato ieri che assumerà il controllo diretto sulla selezione dei giornalisti ammessi nel pool stampa presidenziale, sottraendo tale prerogativa alla White House Correspondents' Association (WHCA).

Si tratta di una decisione che segna un cambiamento significativo nella tradizionale relazione tra presidenza americana e stampa.

Nuova gestione del pool

La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha dichiarato durante un briefing con i reporter che, d'ora in avanti, sarà l'amministrazione a determinare quali giornalisti potranno far parte del pool stampa, il ristretto gruppo di reporter che viaggia con il presidente e copre quotidianamente le sue attività.

Tradizionalmente, il coordinamento di questo pool è sempre stato affidato alla WHCA, associazione di categoria a cui le amministrazioni presidenziali succedutesi nel tempo hanno sempre accordato deferenza.

"È più che mai necessario che il pool stampa della Casa Bianca rifletta le abitudini mediatiche degli americani nel 2025", ha affermato Leavitt durante l'incontro con i giornalisti.

L'obiettivo dichiarato dall'Amministrazione è quello di garantire maggiore accesso a testate giornalistiche nuove o alternative, pur mantenendo alcuni organi di informazione "tradizionali" nella rotazione.

La portavoce ha precisato che testate storiche come il New York Times e le agenzie di stampa continueranno a far parte del pool, ma che l'Amministrazione intende assicurarsi che anche "testate meritevoli che non hanno mai avuto la possibilità di condividere questa straordinaria responsabilità" possano ora essere incluse.

La reazione della WHCA

In un comunicato rilasciato poco dopo l'annuncio della Leavitt, la WHCA ha dichiarato che la Casa Bianca "non ha avvisato preventivamente il consiglio della WHCA né ha avuto alcuna discussione preliminare riguardo agli annunci di oggi".

"Questa mossa mina l'indipendenza della stampa libera negli Stati Uniti. Suggerisce che sarà il governo a scegliere i giornalisti che seguiranno il presidente. In un Paese libero, i leader non devono mai poter scegliere il proprio corpo stampa".

La WHCA ha inoltre ricordato che:

"Per generazioni, i giornalisti eletti per guidare il consiglio della White House Correspondents' Association hanno costantemente ampliato l'appartenenza alla WHCA e le sue rotazioni all'interno del pool presidenziale per facilitare l'inclusione di testate nuove ed emergenti."

Il caso Associated Press

L'annuncio arriva in un momento in cui la Casa Bianca continua a negare all'Associated Press (AP) l'accesso al presidente Trump nello Studio Ovale, sull'Air Force One e in altri spazi tipicamente riservati al pool stampa per motivi di spazio.

L'esclusione è stata attuata in risposta al rifiuto dell'agenzia di modificare le proprie influenti linee guida per riflettere la decisione del presidente Trump di rinominare il "Golfo del Messico" in "Golfo d'America".

La questione ha già raggiunto le aule di tribunale. Lunedì, un giudice federale di Washington, D.C., ha respinto la richiesta dell'Associated Press di ripristinare il proprio accesso a determinati spazi aperti ai media alla Casa Bianca.

Nella sua decisione, il giudice ha sottolineato che l'AP non è riuscita a dimostrare una probabilità di successo nel merito della causa e ha evidenziato la necessità di ulteriori informazioni "considerata la posta in gioco" per entrambe le parti.

È stato stabilito un calendario accelerato con le prossime udienze fissate per il 20 marzo, quando si discuterà di un'ingiunzione preliminare.

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