La Casa Bianca corregge un rapporto sanitario contenente citazioni false

Il documento della commissione Make America Healthy Again conteneva errori gravi nella citazione di studi e fonti. La Casa Bianca ha pubblicato una versione corretta, ma rimangono critiche sulla trasparenza e il rigore scientifico del processo

La Casa Bianca corregge un rapporto sanitario contenente citazioni false
White House

La Casa Bianca ha ammesso giovedì la presenza di errori rilevanti in un rapporto governativo prodotto dalla commissione Make America Healthy Again (MAHA), guidata dal Segretario alla Salute e ai Servizi Umani Robert F. Kennedy Jr. Il documento, pubblicato la scorsa settimana, è stato promosso come una valutazione “storica e trasformativa” delle cause delle malattie croniche nei bambini statunitensi, ma conteneva citazioni false, riferimenti a studi inesistenti e inesattezze bibliografiche. Il primo a segnalare le anomalie è stato il sito NOTUS, seguito da ulteriori verifiche da parte del New York Times.

Il rapporto MAHA, redatto in poco più di tre mesi, combinava posizioni ampiamente condivise – come la critica all’alimentazione ultra-processata – con affermazioni controverse, inclusi dubbi sull’attuale programma vaccinale per l’infanzia. Giovedì pomeriggio, dopo le segnalazioni di fonti erronee, la Casa Bianca ha caricato online una versione corretta del documento.

Durante un briefing stampa, la portavoce Karoline Leavitt ha parlato di “problemi di formattazione” e ha ribadito che “la sostanza del rapporto rimane invariata”. Il portavoce del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), Andrew Nixon, ha confermato in una email inviata a diverse testate, tra cui Axios, che si trattava di “errori minori di citazione e formattazione”, insistendo sul valore trasformativo del rapporto.

Tuttavia, le correzioni sollevano interrogativi sulla qualità del processo di redazione e verifica del documento. L’epidemiologa Katherine Keyes, docente alla Columbia University, è stata erroneamente citata come autrice di uno studio sull’ansia adolescenziale che non risulta esistere. “Mi preoccupa il rigore del rapporto, se non vengono seguite queste pratiche di citazione davvero basilari”, ha dichiarato Keyes a NOTUS, aggiungendo che, sebbene la sua ricerca confermi l’aumento dei disturbi mentali tra gli adolescenti, il riferimento riportato era del tutto scorretto.

Tra le altre anomalie, il documento riportava un articolo inesistente su The Lancet del 2005 riguardo alla pubblicità diretta dei farmaci da prescrizione. In realtà, esisteva un’opinione di un esperto pubblicata cinque anni prima in una rivista diversa, attribuita erroneamente a un altro autore. Inoltre, numerosi riferimenti a ricerche su medicinali prescritti a bambini con asma e su patologie mentali si sono rivelati fittizi.

Il dottor Ivan Oransky, docente alla New York University e co-fondatore di Retraction Watch, ha collegato l’episodio all’uso potenziale di intelligenza artificiale generativa, tecnica già responsabile di errori simili in documenti accademici e legali. “Abbiamo già visto questo film particolare”, ha dichiarato Oransky, sottolineando che la mancanza di controllo e revisione è sintomo di processi poco rigorosi: “Dovrebbero esserci diversi set di occhi attenti. E quello che questo ci dice è che non c’è stato un buon controllo”.

Alla domanda diretta su un eventuale impiego dell’intelligenza artificiale nella redazione del rapporto, la segretaria stampa Leavitt ha rimandato ogni commento all’HHS. La portavoce del dipartimento, Emily Hilliard, non ha risposto nel merito, definendo comunque le anomalie come “errori minori”.

Il documento della commissione MAHA si basa su un ordine esecutivo firmato dal presidente Trump nel febbraio scorso e rappresenta un punto centrale dell’attuale agenda sanitaria federale. La commissione, composta da 14 membri, ha il compito di elaborare una strategia di risposta alle malattie croniche infantili. Kennedy non ha fornito dettagli su chi abbia materialmente redatto il rapporto.

Alcuni scienziati hanno espresso apprezzamento per alcune parti del rapporto, in particolare la critica all’eccesso di sostanze chimiche sintetiche nell’alimentazione e l’elevata diffusione di cibi processati. Tuttavia, rimangono forti divergenze su altri aspetti, come le implicazioni sui vaccini. La dottoressa Keyes ha sottolineato che il riferimento errato alla sua ricerca mina la credibilità dell’intero documento: “Mi preoccupa certamente riguardo alla base di evidenze da cui vengono tratte le conclusioni”.

La prima versione del rapporto distribuita alla stampa non conteneva alcuna citazione. Solo in seguito, una versione con note bibliografiche è stata caricata online, includendo riferimenti in parte errati. La scoperta delle citazioni false ha alimentato i dubbi sulla metodologia seguita dalla commissione e sulla legittimità delle sue raccomandazioni. Sebbene il contenuto del rapporto non sia stato ritirato, l’incidente ha messo in evidenza i limiti nella revisione e nel controllo delle fonti da parte delle autorità federali, in particolare quando si tratta di documenti che pretendono di essere fondati su prove scientifiche.

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