La Casa Bianca chiede fondi d’emergenza al Congresso mentre il Papa critica le espulsioni di massa

La richiesta urgente di 175 miliardi di dollari di fondi di emergenza per la stretta contro l’immigrazione al confine si scontra con le preoccupazioni etiche del Vaticano sulle politiche dell'Amministrazione Trump.

La Casa Bianca chiede fondi d’emergenza al Congresso mentre il Papa critica le espulsioni di massa
La visita di Trump al Vaticano nel 2017

La Casa Bianca sta premendo sul Congresso per ottenere rapidamente nuovi fondi destinati al controllo dell'immigrazione, mentre si intensifica il dibattito etico sulle espulsioni di massa.

Durante un incontro a porte chiuse con i senatori repubblicani, i principali funzionari dell'Amministrazione Trump hanno sollecitato l'approvazione di un pacchetto di fondi da 175 miliardi di dollari per la sicurezza del confine.

Il responsabile della sicurezza al confine Tom Homan e il capo dell'OMB Russell Vought hanno avvertito che le risorse per l'attuazione delle misure anti-immigrazione si stanno rapidamente esaurendo.

"Dopo aver ascoltato questi due signori oggi, posso dire che stiamo vivendo tempo preso in prestito", ha dichiarato ai giornalisti il presidente della Commissione Bilancio del Senato Lindsey Graham.

Durante l'incontro, particolare enfasi è stata posta sulla necessità di rintracciare decine di migliaia di minori immigrati con cui il governo ha perso i contatti dopo il loro affidamento a tutori.

"Dopo che Tom ha parlato del tentativo di ritrovare questi bambini, metà di noi ha iniziato a piangere", ha riferito Graham.

La richiesta di nuovi fondi è stata rafforzata da una lettera inviata ai membri del Congresso dalla Segretaria per la Sicurezza Interna Kristi Noem, dal Segretario alla Difesa Pete Hegseth e dalla Procuratrice Generale Pam Bondi, che hanno sottolineato l'urgenza di risorse aggiuntive per il confine.

Lo stallo al Congresso

La situazione si è complicata per le divergenze tra Camera e Senato sulla strategia legislativa da seguire.

Lo Speaker della Camera Mike Johnson ha comunicato che non porterà in aula la versione della legge di bilancio proposta da Graham, preferendo "un'unica, grande e bella legge" che includa anche la riforma fiscale.

Graham, pur condividendo la preferenza per un approccio unitario, ha sottolineato che il Senato deve procedere per priorità, iniziando l'esame del suo disegno di legge che prevede 150 miliardi per la difesa e 175 miliardi per il confine.

L'intervento del Papa

In questo contesto già complicato, dal Vaticano Papa Francesco ha inviato una lettera ai vescovi americani criticando apertamente il piano dell'Amministrazione Trump per le espulsioni di massa dei migranti.

Il Pontefice, pur riconoscendo il diritto dei Paesi a difendersi dall’immigrazione clandestina, ha ammonito contro le narrative discriminatorie verso migranti e rifugiati.

La lettera papale sembra rispondere direttamente alle posizioni del vicepresidente JD Vance, cattolico praticante, che ha utilizzato il concetto teologico dell'"ordo amoris" per giustificare le politiche migratorie restrittive.

Papa Francesco ha contestato questa interpretazione, sottolineando che "l'amore cristiano non è un'espansione concentrica di interessi".

La reazione dell'Amministrazione Trump alle accuse del Papa

La risposta dell'Amministrazione Trump non si è fatta attendere.

Tom Homan ha replicato che il Papa "dovrebbe concentrarsi sulla gestione della Chiesa Cattolica e lasciare il controllo delle frontiere a noi", come riportato da The Hill.

Non è la prima volta, comunque, che gruppi religiosi si oppongono alle politiche dure sull’immigrazione dell'Amministrazione Trump.

Già a gennaio, alcune congregazioni Quacchere hanno intentato una causa contro la politica che consente gli arresti in luoghi di culto e altri spazi sensibili.

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