La Casa Bianca chiarisce: Musk è alto consigliere del presidente, non membro del DOGE
La Casa Bianca precisa il ruolo del magnate tecnologico mentre il Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE) dichiara di aver apportato tagli per 55 miliardi di dollari.

La Casa Bianca ha voluto chiarire la posizione di Elon Musk all'interno dell'Amministrazione Trump, specificando che il miliardario non fa tecnicamente parte del Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE), nonostante il suo coinvolgimento nelle iniziative di riduzione dei costi.
Secondo una dichiarazione ufficiale rilasciata da Joshua Fisher, direttore dell'Ufficio di Amministrazione della Casa Bianca, ad una corte federale, Musk è invece un dipendente dell'"Ufficio della Casa Bianca" con il ruolo di alto consigliere del presidente.
Fisher ha sottolineato che Musk "non ha maggiore autorità rispetto ad altri alti consiglieri della Casa Bianca" e "può solo consigliare il Presidente e seguire le sue direttive".
Le controversie legali
La precisazione arriva in risposta a una causa intentata da 14 Stati contro Musk, il presidente Trump e il DOGE.
Gli Stati a maggioranza democratica contestano la costituzionalità del ruolo governativo dell'uomo più ricco del mondo, sottolineando la mancata conferma da parte del Senato.
Il Dipartimento di Giustizia sostiene invece che Musk e il DOGE non possiedano alcuna autorità aggiuntiva per prendere decisioni governative.
I risultati del DOGE
Allo stesso tempo, però, il DOGE ha pubblicato sul proprio sito web i dettagli dei risparmi sinora ottenuti, che ammonterebbero a 55 miliardi di dollari.
Questi tagli sono stati realizzati attraverso la cancellazione o rinegoziazione di contratti e affitti, la vendita di beni, la cancellazione di sovvenzioni, modifiche ai programmi governativi e la riduzione della forza lavoro.
L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) ha subito i tagli più significativi, con risparmi per circa 6,5 miliardi di dollari. Seguono il Dipartimento dell'Istruzione con quasi 502 milioni di dollari e l'Ufficio per la Gestione del Personale.
Il DOGE ha presentato un "muro delle ricevute" per documentare i contratti eliminati. Tra questi figurano la cancellazione di abbonamenti mediatici a Bloomberg Government, Politico e Washington Post dal budget del Consumer Financial Protection Bureau, con risparmi per quasi 30 milioni di dollari.
La chiusura di uffici statali, come quello del Dipartimento di Stato a Miami, ha generato risparmi per oltre 144 milioni di dollari. I tagli ai programmi legati alle iniziative di diversità, equità e inclusione hanno portato a risparmi superiori a 199 milioni di dollari.
Le aspre critiche di Steve Bannon ad Elon Musk
Intanto anche l'ex stratega della Casa Bianca, diventato commentatore conservatore, Steve Bannon, ha duramente criticato Musk per i suoi sforzi di ridurre le dimensioni del governo federale e accrescere il suo potere negli Stati Uniti.
"Musk è un immigrato clandestino parassita", ha dichiarato senza mezzi termini durante un'intervista al sito UnHerd.
"Vuole imporre il suo esperimento bizzarro e recitare il ruolo di Dio, senza alcun rispetto per la storia, la tradizione o i valori del nostro Paese".
Già in precedenza Bannon aveva detto ai sostenitori di Trump che Musk non è degno di fiducia, sostenendo che esiste un "abisso fondamentale" tra i miliardari che si sono allineati ora con il presidente ed i sostenitori di lunga data del suo movimento "Make America Great Again".
"Li abbatteremo tutti", ha promesso durante un recente episodio del suo podcast dedicato proprio a Musk, al CEO di Meta Mark Zuckerberg e ad altri importanti magnati della tecnologia.