Kennedy blocca 500 milioni di dollari per i vaccini

Il Dipartimento della Salute guidato da Robert F. Kennedy Jr. cancella contratti e finanziamenti per lo sviluppo di vaccini contro COVID-19, influenza e H5N1. Critiche da esperti di salute pubblica. Il segretario punta su vaccini alternativi e “immunità naturale”.

Kennedy blocca 500 milioni di dollari per i vaccini
White House

Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha annunciato la cancellazione di contratti e il ritiro dei finanziamenti per una serie di progetti finalizzati allo sviluppo di vaccini basati su tecnologia mRNA contro virus respiratori come il COVID-19 e l’influenza. A comunicarlo martedì 5 agosto è stato il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., figura di spicco nel governo Trump e noto critico dei vaccini.

In totale, saranno interrotti 22 progetti per un ammontare complessivo di 500 milioni di dollari. Tra i soggetti coinvolti ci sono aziende farmaceutiche leader come Pfizer e Moderna, attualmente impegnate nello sviluppo di vaccini contro virus influenzali stagionali e ceppi emergenti come l’H5N1.

La decisione rappresenta un cambio di rotta radicale nella strategia vaccinale degli Stati Uniti e concretizza le posizioni espresse da Kennedy negli ultimi anni. Il segretario, che ha già revocato le raccomandazioni federali sui vaccini COVID-19 e sciolto il comitato scientifico incaricato di fornire linee guida sulle vaccinazioni, ha spiegato in un video pubblicato sui suoi canali social che l’obiettivo è “sostituire i programmi mRNA problematici con strategie vaccinali più sicure e ampie”. Le alternative indicate comprendono vaccini a virus intero e piattaforme nuove “che non crollano quando i virus mutano”.

Parlando ad Anchorage, Alaska, durante una conferenza stampa insieme ai senatori repubblicani Lisa Murkowski e Dan Sullivan, Kennedy ha dichiarato che il governo sta lavorando a un vaccino “universale” in grado di mimare “l’immunità naturale” e offrire protezione sia contro il COVID-19 sia contro l’influenza. “Crediamo che sarà efficace”, ha affermato il segretario.

Le reazioni del mondo scientifico non si sono fatte attendere. Mike Osterholm, esperto di malattie infettive e preparazione pandemica dell’Università del Minnesota, ha definito la cancellazione dei progetti “la decisione più pericolosa in sanità pubblica che abbia visto in cinquant’anni di carriera”. Secondo Osterholm, la tecnologia mRNA offre un vantaggio fondamentale: la possibilità di sviluppare e produrre rapidamente nuovi vaccini in caso di future pandemie.

Dello stesso parere è Paul Offit, esperto di vaccini presso il Children’s Hospital di Philadelphia, secondo cui interrompere gli investimenti sull’mRNA è una mossa miope. Offit ha ricordato che i vaccini a mRNA “hanno certamente salvato milioni di vite” durante la pandemia di COVID-19.

Il Dipartimento della Salute ha chiarito in un comunicato che “gli altri usi della tecnologia mRNA all’interno del dipartimento non sono interessati da questo annuncio”. Resta quindi attiva, almeno per ora, la sperimentazione sull’utilizzo dell’mRNA in campi diversi dalle malattie infettive, come le terapie oncologiche. L’imprenditore Larry Ellison aveva elogiato pubblicamente nei mesi scorsi il potenziale della tecnologia mRNA nel trattamento del cancro, durante un evento alla Casa Bianca.

Tradizionalmente, i vaccini richiedono la crescita e la purificazione di porzioni del virus, spesso utilizzando uova di gallina o colture cellulari. La tecnologia mRNA, invece, si basa sull’invio di una sequenza genetica che fornisce al corpo umano le istruzioni per produrre una proteina virale specifica, stimolando così la risposta immunitaria. Questo approccio ha permesso di accelerare in modo significativo lo sviluppo dei vaccini durante la crisi pandemica del 2020, sotto la prima amministrazione Trump.

Attualmente, i vaccini a mRNA sono approvati per il COVID-19 e per il virus respiratorio sinciziale (RSV), ma non ancora per l’influenza. Moderna stava studiando una combinazione mRNA per COVID-19 e influenza, sostenendo che il nuovo approccio avrebbe consentito una produzione più rapida rispetto ai vaccini tradizionali.

Secondo il Dipartimento della Salute, l’interruzione dei progetti rappresenta un “cambio di priorità nello sviluppo vaccinale” e l’amministrazione investirà ora in “soluzioni migliori”. Kennedy ha comunque dichiarato: “Voglio essere assolutamente chiaro: il Dipartimento della Salute sostiene vaccini sicuri ed efficaci per ogni americano che li desidera”.

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