Kamala Harris verso la candidatura a governatore della California

L'ex vicepresidente si è data una scadenza: deciderà entro la fine dell'estate se candidarsi o meno alle elezioni per il governatore del 2026.

Kamala Harris verso la candidatura a governatore della California

L'ex vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris sta seriamente valutando di candidarsi alla carica di governatore della California e, come riportato da Politico, si è data una precisa scadenza per prendere questa decisione: la fine dell'estate.

Durante la festa pre-Oscar della scorso weekend, Harris ha fornito questa indicazione temporale in risposta a chi le chiedeva quando avrebbe sciolto le riserve sulla sua possibile corsa per succedere a Gavin Newsom, che non potrà ricandidarsi per limiti di mandato.

La notizia, rivelata da due persone a conoscenza della conversazione, rappresenta il segnale più chiaro finora del fatto che l'ex vicepresidente potrebbe effettivamente entrare nella competizione elettorale californiana.

I dubbi di Harris

Nelle telefonate con sostenitori, alleati e collaboratori fidati nelle ultime settimane, Harris ha chiarito che intende prendere una decisione nei prossimi mesi.

Secondo quanto riferito da persone a lei vicine, una sua vittoria nella corsa a governatore renderebbe però quasi certamente impossibile una sua candidatura presidenziale nel 2028, opzione che pure sta ancora considerando.

Harris mantiene un significativo vantaggio nei primi sondaggi nazionali sul campo dei possibili candidati democratici per il 2028, ma ha avuto conversazioni franche con consiglieri e confidenti a Washington sulla difficoltà che potrebbe presentare per lei partecipare alle primarie presidenziali.

I collaboratori dell'ex vicepresidente sottolineano che da tempo è affascinata dall'idea di diventare governatrice dello Stato che da solo rappresenta la quinta economia mondiale nonché di diventare la prima donna afroamericana a ricoprire la carica di governatore negli Stati Uniti.

Harris intende mantenere un ruolo chiave nel partito

Le sue apparizioni pubbliche dopo aver lasciato l'incarico da vicepresidente indicano, comunque, chiaramente l'intenzione di mantenere un ruolo di leadership nel Partito Democratico.

Recentemente ha partecipato agli NAACP Image Awards per ricevere il premio Chairman e questo fine settimana si recherà a Las Vegas, al centro di uno degli Stati chiave per le primarie, per una conversazione sull'intelligenza artificiale.

Harris ha mantenuto al suo fianco alcuni dei suoi più fidati collaboratori nella sua nuova organizzazione Pioneer49, tra cui il capo staff Sheila Nix e i consiglieri senior Kirsten Allen e Ike Irby.

Anche i consulenti di lunga data Brian Nelson e Minyon Moore, insieme all'ex capo staff della Casa Bianca Lorraine Voles, continuano a far parte del suo cerchio ristretto.

Altri importanti collaboratori in California attendono solo un suo segnale per attivarsi. Dopo la sconfitta elettorale, Harris ha detto a tutti i suoi collaboratori e alleati di tenere aperte tutte le possibili strade.

"Rimango in campo", ha ripetuto ai suoi alleati durante telefonate e incontri privati.

I suoi potenziali rivali si fanno da parte

La sola prospettiva di una sua candidatura ha già spinto diversi potenziali candidati democratici californiani a considerare altre opzioni.

Il procuratore generale dello Stato Rob Bonta ha dichiarato a Politico che cercherà la rielezione e non si candiderà a governatore in parte perché Harris probabilmente vincerebbe a mani basse le primarie per la candidatura se decidesse di farlo.

"Spero che lo faccia. Ho già alzato la mano per appoggiarla, se lo farà", ha detto Bonta, aggiungendo: "Ma penso che solo Kamala Harris conosca la risposta."

Anche l'ex deputata democratica Katie Porter ha suggerito che non intende sfidare Harris nelle primarie “a giungla”statali, dove i due candidati arrivati per primi, indipendentemente dal loro partito di appartenenza, avanzano fino allo scontro di novembre.

Anche la vicegovernatrice Eleni Kounalakis, stretta alleata di Harris in California che condivide alcuni dei suoi principali consulenti, si farebbe da parte e probabilmente si candiderebbero per un'altra carica statale se Harris decidesse di correre per la posizione di governatore.

Altri come l'ex leader del Senato statale Toni Atkins, l'ex controllore statale Betty Yee e il sovrintendente scolastico statale Tony Thurmond hanno da tempo sostenuto la possibile candidatura di Harris.

Solo l'ex sindaco di Los Angeles Antonio Villaraigosa ha suggerito che rimarrebbe in corsa in ogni caso, sebbene anche le persone a lui vicine abbiano espresso dubbi su questi piani.

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