Johns Hopkins University elimina oltre 2.000 posti di lavoro a causa dei tagli di Trump
La prestigiosa università americana ordina il più grande licenziamento di dipendenti della sua storia per i drastici tagli ai programmi di aiuti internazionali.

La Johns Hopkins University, uno dei principali centri di ricerca scientifica degli Stati Uniti, ha annunciato giovedì l'eliminazione di oltre 2.000 posti di lavoro negli Stati Uniti e all'estero.
Questa drastica riduzione del personale è la conseguenza diretta dei forti tagli dell'Amministrazione Trump, principalmente ai programmi di aiuti internazionali.
Si tratta del licenziamento più massiccio nella storia dell'università. La riduzione del personale colpirà 247 lavoratori negli Stati Uniti, sia nell'ateneo con sede a Baltimora che in un centro affiliato.
Altri 1.975 posti di lavoro saranno eliminati in 44 Paesi del mondo. I tagli interesseranno anche la Bloomberg School of Public Health, la facoltà di medicina e un'organizzazione non profit affiliata, Jhpiego.
Quasi la metà delle entrate totali dell'università lo scorso anno proveniva da ricerche finanziate a livello federale, inclusi 800 milioni di dollari dall'Agenzia statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID).
La Johns Hopkins è tra i principali destinatari universitari dei finanziamenti che l'Amministrazione sta cercando di ridurre drasticamente.
In una dichiarazione rilasciata giovedì, in cui ha definito questo "un giorno difficile", la Johns Hopkins ha affermato di essere "immensamente orgogliosa" del suo lavoro sui progetti colpiti.
Questi includevano sforzi per "prendersi cura di madri e neonati, combattere le malattie, fornire acqua potabile e portare avanti innumerevoli altri interventi critici e salvavita in tutto il mondo".
Ron Daniels, presidente dell'università, ha sottolineato in una dichiarazione della scorsa settimana la dipendenza dell'istituzione dai finanziamenti federali:
"Siamo, più di qualsiasi altra università americana, profondamente legati all'accordo tra il nostro settore e il governo federale".
Del totale delle entrate operative dell'Università nel 2023, pari a 3,8 miliardi di dollari, quasi la metà proveniva da ricerche finanziate dal governo federale.
Circa 800 milioni di dollari provenivano dall'USAID, l'agenzia federale che l'Amministrazione Trump sta smantellando. I tagli all'agenzia ammontano a una riduzione del 90% delle sue operazioni.
L'Amministrazione Trump ha dichiarato di voler rendere il governo più snello ed efficiente, riducendo drasticamente il sostegno finanziario al programma, che promuove la salute pubblica e la sicurezza alimentare nei Paesi a basso reddito.
Sunil Solomon, epidemiologo della Johns Hopkins, ha avvertito che i tagli porteranno a una recrudescenza nella diffusione dell'HIV, il virus che causa l'AIDS. "Ciò che le vere grandi nazioni fanno è aiutare altre nazioni, ma ora, sembra, siamo diventati 'America first' e basta", ha dichiarato il dottor Solomon.