Internet: negli Stati Uniti cresce lo scontro tra i colossi del cavo e del mobile
Negli USA, gli operatori mobili erodono la quota di mercato dei tradizionali fornitori di Internet via cavo grazie a offerte competitive in 5G fisso e fibra. Le grandi manovre societarie consolidano il nuovo equilibrio.
Negli Stati Uniti si sta consumando una competizione serrata tra due fronti dell’industria delle telecomunicazioni: da un lato i tradizionali operatori via cavo, dall’altro i colossi della telefonia mobile. I grandi nomi del cavo come Comcast, Charter Communications e Altice USA vedono messa in discussione la loro storica leadership su Internet, mentre perdono milioni di abbonati a favore di nuovi servizi offerti dalle compagnie mobili.
Dal 2018 al 2024, la quota di mercato degli operatori via cavo è scesa dal 70% al 57%, secondo i dati dell’istituto Idate. A trainare questa erosione sono le offerte di Internet fisso tramite 5G — note come 5G FWA (Fixed Wireless Access) — lanciate da giganti come Verizon, AT&T e T-Mobile. Sebbene meno performante rispetto al cavo, questa tecnologia ha il vantaggio di essere notevolmente più economica. Fitch ha rilevato che i costi mensili per la 5G FWA variano tra i 30 e i 60 dollari, contro i 60-80 dollari richiesti dai servizi via cavo tradizionali.
Entro la fine del 2024, oltre 10 milioni di famiglie statunitensi si erano abbonate al 5G FWA, con una quota di mercato stimata al 7%. Secondo Standard & Poor’s, questa quota potrebbe salire fino al 18% entro il 2028. Il contesto inflazionistico e la diffusione massiccia delle piattaforme di streaming — da Netflix ad Amazon Prime fino a Disney+ — hanno ulteriormente spinto le famiglie a "tagliare il cavo", rinunciando ai costosi pacchetti TV a favore di soluzioni più flessibili e accessibili.
Oltre alla tecnologia 5G, gli operatori mobili stanno investendo massicciamente anche nella fibra ottica. Questo tipo di connessione, arrivato con ritardo negli Stati Uniti rispetto all’Europa, è oggi disponibile per circa la metà dei nuclei familiari americani, mentre in Francia la copertura supera il 90%. Tuttavia, la fibra rappresenta già oltre un quarto dei 132 milioni di accessi a Internet attivi nel Paese.
L’accelerazione degli investimenti ha portato a importanti operazioni di acquisizione. Verizon, per esempio, ha avviato il processo di acquisizione di Frontier Communications per 20 miliardi di dollari, operazione che dovrebbe portargli 2,2 milioni di nuovi abbonati alla fibra, per un totale vicino ai 10 milioni di clienti. AT&T ha invece appena annunciato, il 21 maggio, l’acquisizione delle attività di fibra destinate al pubblico di Lumen Technologies per circa 6 miliardi di dollari, operazione che dovrebbe aggiungere un milione di clienti in città come Denver, Las Vegas, Orlando, Phoenix e Seattle.
Per questi operatori, puntare sulla fibra permette di rafforzare il ventaglio di offerte con pacchetti che combinano Internet fisso e mobile, fidelizzando maggiormente la clientela. Secondo gli esperti, una volta attratti con un’offerta combinata, gli utenti tendono a restare nel tempo.
Nonostante il terreno perso, i giganti del cavo non intendono arrendersi. Comcast e Charter, grazie agli accordi per utilizzare la rete di Verizon, stanno entrando nel mercato della telefonia mobile. Nel solo 2024, hanno guadagnato rispettivamente 1,2 e 2,1 milioni di nuovi clienti mobili. Secondo il consulente indipendente Yves Gassot, sono proprio i câblo-opérateurs a guidare oggi la crescita del mercato mobile statunitense. Allo stesso tempo, stanno abbassando i prezzi per i pacchetti Internet fisso, cercando di difendere la propria base clienti.
La dimensione delle aziende, in questa corsa, gioca un ruolo chiave. Ridurre i costi e ampliare le offerte bundle sono le ragioni principali che hanno spinto Charter a lanciare l'acquisizione di Cox Communications, il quinto operatore via cavo del Paese. L’operazione, annunciata il 16 maggio e valutata oltre 34 miliardi di dollari — di cui 12 miliardi per il riassorbimento del debito — potrebbe dar vita a un nuovo colosso, se approvata dalle autorità antitrust. Il nuovo gruppo conterebbe circa 38 milioni di abbonati, superando Comcast e i suoi 31 milioni.