Intelligence USA: l'Iran valuta un'accelerazione dei suoi piani sul nucleare

Nuove informazioni di intelligence rivelano che Tehran sta velocizzando lo sviluppo di armi atomiche, mentre Trump propone un accordo sul nucleare ed afferma che non potrà consentire una atomica iraniana.

Intelligence USA: l'Iran valuta un'accelerazione dei suoi piani sul nucleare
Photo by fatemeh momtaz / Unsplash

Un team segreto di scienziati iraniani sta studiando metodi per accelerare lo sviluppo di armi nucleari, secondo nuove informazioni dell'intelligence americana diffuse dal New York Times.

Questa notizia emerge in un momento già particolarmente delicato per la regione, ed ha portato il presidente Trump a proporre un nuovo accordo sul nucleare con Tehran.

Le nuove informazioni dell'intelligence

Secondo i dati raccolti negli ultimi mesi dall'Amministrazione Biden e poi condivisi con il team di sicurezza nazionale di Trump, gli ingegneri nucleari iraniani starebbero cercando una "scorciatoia" che permetterebbe di convertire le crescenti riserve di combustibile nucleare in un'arma funzionante in pochi mesi, anziché in un anno o più.

Pur sottolineando che l'Ayatollah Ali Khamenei, Leader Supremo dell'Iran, non ha ancora deciso di procedere effettivamente allo sviluppo di un'arma, i funzionari statunitensi evidenziano come, a fronte del progressivo indebolimento delle forze proxy iraniane e del fallimento dei loro missili nel superare le difese americane e israeliane, i militari iraniani stiano esplorando nuove opzioni per rafforzare la deterrenza del proprio Paese.

La situazione attuale del programma nucleare

L'Iran è ormai al limite della soglia di arricchimento necessaria per la creazione di armi atomiche.

Dopo il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare del 2015 durante la prima Amministrazione Trump, il Paese ha ripreso l'arricchimento di uranio e dispone ora di combustibile sufficiente per realizzare almeno quattro bombe nucleari.

Gli esperti ritengono che Teheran potrebbe arricchire l'uranio al 90% — il livello necessario per ottenere materiale fissile adatto a un'arma — in pochi giorni.

Le informazioni più recenti suggeriscono che Tehran starebbe valutando un design di arma nucleare più semplice e rapido da assemblare rispetto ai progetti più sofisticati considerati in passato.

Pur non essendo adatta alla miniaturizzazione per un missile balistico, una tale arma potrebbe comunque fungere da deterrente e dimostrare lo status nucleare del Paese.

Il contesto geopolitico

Questa situazione emerge in un momento di particolare debolezza per l'Iran. Le forze storicamente sostenute da Teheran, come Hamas e Hezbollah, hanno perso parte della loro leadership e capacità offensive durante le recenti guerre con Israele.

Inoltre, la caduta dell'ex dittatore siriano Bashar al-Assad, ora in esilio a Mosca, ha complicato le rotte di trasporto degli armamenti iraniani. Ad ottobre, un attacco israeliano ha danneggiato significativamente sia le difese missilistiche intorno a Tehran che alcune strutture nucleari.

In questo contesto, il nuovo presidente moderato iraniano Masoud Pezeshkian, in carica da luglio, ha espresso più volte l'intenzione di negoziare un nuovo accordo sul nucleare.

Tuttavia, alcuni esperti osservano che potrebbe non essere a conoscenza delle attività nucleari condotte dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, evidenziando così l'esistenza di due "regimi paralleli" nel Paese.

La proposta di Trump

In questo contesto, il presidente Trump ha presentato un nuovo accordo nucleare con l'Iran, esprimendo il desiderio di vedere il Paese "grande e di successo, ma senza armi nucleari".

Pur dichiarando di non avere fretta di entrare in un conflitto diretto, Trump si è detto aperto ai negoziati, mantenendo al contempo una posizione ferma contro lo sviluppo di armamenti atomici da parte di Teheran.

La nuova proposta arriva il giorno dopo l'incontro con il primo ministro israeliano Netanyahu, il primo leader mondiale a visitare la Casa Bianca dal secondo insediamento di Trump due settimane fa.

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