Incendi in California: oltre 32.500 ettari devastati dal Madre Fire
Mobilitati 1.400 pompieri, evacuate circa 200 persone. L’incendio, il più esteso dell’anno nello Stato, è attualmente contenuto al 30%

I vigili del fuoco della California hanno fatto progressi significativi nella lotta contro il Madre Fire, un vasto incendio boschivo attivo da cinque giorni nella contea di San Luis Obispo, circa 350 chilometri a nord-ovest di Los Angeles. Secondo quanto riferito dal Cal Fire, l’agenzia statale incaricata della protezione antincendio, lunedì le fiamme erano contenute al 30%. Si tratta del più grande incendio registrato in California dall’inizio del 2025.
Il rogo ha già distrutto oltre 32.500 ettari, in gran parte coperti da vegetazione. Le autorità riferiscono che è stato danneggiato un edificio e che circa 50 strutture risultano minacciate. Le operazioni di contenimento coinvolgono 1.400 vigili del fuoco. Le squadre antincendio segnalano “grandi progressi sul perimetro esterno” ma sottolineano che il fronte resta attivo, alimentato da condizioni ambientali favorevoli alla propagazione, in particolare un’elevata presenza di ramaglie e vegetazione secca.
L’origine dell’incendio, sviluppatosi mercoledì 2 luglio nelle vicinanze di un’importante arteria stradale, è attualmente oggetto d’indagine. Il Cal Fire non ha fornito ulteriori dettagli sul punto esatto in cui sono divampate le fiamme, né sulle possibili cause, ma ha confermato che un pompiere è rimasto ferito durante le operazioni.
Le autorità locali hanno emesso ordini di evacuazione per circa 200 residenti, a causa dell’avanzamento delle fiamme in zone abitate. Il rischio riguarda anche una cinquantina di edifici situati nei pressi dell’area bruciata. Le condizioni meteorologiche previste per i prossimi giorni — più calde e secche — potrebbero ulteriormente ostacolare il lavoro delle squadre sul campo.
Nella giornata di venerdì 4 luglio, il Cal Fire ha dichiarato di aver fronteggiato oltre 65 incendi attivi in un solo giorno sull’intero territorio californiano, segnalando un’intensificazione significativa della stagione degli incendi. L’agenzia ha ribadito che il rischio è destinato ad aumentare con il perdurare delle condizioni climatiche avverse.
L’ondata attuale di incendi si inserisce in un contesto già segnato da eventi estremi. A gennaio, un altro vasto incendio aveva colpito la zona di Los Angeles, causando la morte di 30 persone e distruggendo migliaia di abitazioni su un’area di circa 16.000 ettari. La memoria di quella tragedia resta viva, e il ritorno delle fiamme a distanza di pochi mesi alimenta il timore di una stagione critica.
Il nuovo incendio si verifica mentre il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avviato tagli ai bilanci delle agenzie federali incaricate di gestire le emergenze ambientali e climatiche. Le riduzioni hanno interessato in particolare le strutture preposte alla lotta contro gli incendi boschivi, sollevando preoccupazioni tra gli addetti ai lavori e tra le autorità locali. In un contesto di aumento della frequenza e dell’intensità degli incendi, la capacità di risposta appare sotto pressione.