Il vicepresidente Vance in TV difende le politiche di Trump

Il vicepresidente Vance in TV difende le politiche di Trump

In un'intervista rilasciata a "Face the Nation", il vicepresidente JD Vance ha affrontato la prima settimana di governo di Donald Trump difendendo le scelte più controverse in materia di immigrazione, nomine governative e gestione delle agenzie federali.

Vance ha dato pubblicamente il suo sostegno alla nomina di Pete Hegseth come Segretario alla Difesa, definendolo "un innovatore" nonostante la conferma sia avvenuta con il margine più stretto nella storia per questa posizione. Il Vice Presidente ha dovuto dare il voto decisivo per rompere la parità dopo che tre senatori repubblicani hanno votato contro la nomina.

Riguardo alla controversa nomina di Tulsi Gabbard come direttrice dell'Intelligence Nazionale, Vance si è detto "fiducioso" della sua conferma, nonostante le critiche per la mancanza di esperienza nel settore e per le sue posizioni diplomatiche controverse, incluso l'incontro con Bashar al-Assad nel 2017. Il vicepresidente ha difeso la scelta definendola una "servitrice militare di carriera".

Sul fronte dell'immigrazione, l'amministrazione ha intrapreso diverse azioni significative, tra cui l'invio di truppe al confine meridionale, la sospensione delle procedure di asilo e l'avvio di voli di rimpatrio verso il Guatemala. Vance ha difeso la revoca della politica che impediva gli arresti di immigrati vicino a scuole e luoghi di culto, sostenendo di sperare in un "effetto deterrente" sull'immigrazione irregolare. Ha anche criticato la Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti per la l'opposizione a queste politiche, suggerendo la presenza di conflitti di interesse legati ai finanziamenti ricevuti per il reinsediamento degli immigrati.

Sul tema delle agenzie federali, Vance ha criticato la Federal Emergency Management Agency, dando il suo sostegno a una riforma o eliminazione dell'ente federale per la gestione delle emergenze proposta da Trump. Ha detto che è necessario "eliminare i burocrati" e migliorare la collaborazione con le autorità statali e locali per fornire aiuti più efficacemente.

Il vicepresidente ha anche difeso la controversa decisione di Trump di concedere la grazia a circa 1.500 persone coinvolte nell'attacco al Campidoglio del 6 gennaio, sostenendo che ci siano state violazioni dei diritti costituzionali nei processi.

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