Il socialismo piace più del capitalismo agli studenti universitari americani

Un sondaggio rivela che il 67% degli studenti ha un'opinione positiva o neutra sul socialismo, contro il 40% sul capitalismo. L'inflazione alta, i costi di sanità e alloggi e l'influenza dei miliardari alimentano la delusione verso il sistema economico attuale.

Il socialismo piace più del capitalismo agli studenti universitari americani
Photo by Patrick Perkins / Unsplash

Gli studenti universitari americani preferiscono il socialismo al capitalismo. Lo rivela un nuovo sondaggio condotto da Axios e Generation Lab, secondo cui il 67% degli intervistati ha un'opinione positiva o neutra della parola "socialismo", mentre solo il 40% ha la stessa opinione del "capitalismo".

Il sondaggio evidenzia la crescente disillusione della Generazione Z verso il capitalismo, alimentata da diversi fattori economici e politici. Tra le cause principali ci sono l'alta inflazione, l'aumento dei costi della sanità e degli alloggi, e la crescente influenza dei miliardari nella politica, nella tecnologia e nei media. Il dato mette anche in luce l'orientamento politico di sinistra degli studenti universitari e le profonde divisioni tra diverse appartenenze politiche all'interno della loro generazione.

I numeri del sondaggio sono ancora più eloquenti quando si guarda alle opinioni specifiche. Il 34% degli studenti intervistati, sia di college di due anni che di università di quattro anni, dice di avere un'opinione abbastanza o molto positiva del socialismo, rispetto al 17% che esprime lo stesso giudizio sul capitalismo. Le opinioni negative sul capitalismo superano quelle negative sul socialismo con un divario ancora più ampio: il 53% contro il 23%. Un intervistato su tre ha un'opinione neutra del socialismo, mentre uno su quattro ha un'opinione neutra del capitalismo.

Le differenze tra le diverse appartenenze politiche sono marcate. Il 47% degli intervistati democratici e il 31% degli indipendenti reagiscono positivamente al socialismo, ma solo il 5% dei repubblicani fa altrettanto. Al contrario, il 45% dei repubblicani ha reazioni positive al capitalismo, contro appena il 17% degli indipendenti e il 7% dei democratici. Nel complesso degli intervistati, il 46% si identifica come democratico, il 14% come repubblicano e il 40% come indipendente.

Gli studenti universitari mostrano anche un interesse per temi di politica federale che normalmente non attirano l'attenzione dei giovani. Otto intervistati su dieci si dicono preoccupati per il blocco del governo federale, con circa la metà che esprime grande preoccupazione. L'accessibilità economica emerge come un altro tema trasversale: il 74% di coloro che hanno partecipato al sondaggio dice di essere estremamente o molto preoccupato per il costo di beni di prima necessità come generi alimentari, benzina, affitto e utenze.

Per quanto riguarda le preferenze per i prossimi candidati presidenziali, gli studenti democratici intervistati indicano come prima scelta la deputata Alexandria Ocasio-Cortez (democratica di New York) con il 19%, seguita da un pareggio tra "non sono sicuro" e l'ex vicepresidente Harris, entrambe al 17%. I repubblicani indicano come prima scelta il vicepresidente Vance con il 36%, seguito da "non sono sicuro" al 26%. Il 77% degli intervistati afferma che voterà sicuramente o probabilmente alle elezioni di metà mandato del 2026.

Il sondaggio è stato condotto tra il 22 e il 28 ottobre su un campione rappresentativo di 1.574 studenti universitari iscritti a college di due anni o università di quattro anni in tutto il paese, comprendendo 728 democratici, 217 repubblicani e 629 indipendenti. Il margine di errore è di più o meno 2,5 punti percentuali.

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