Il Senato conferma Tulsi Gabbard come direttrice dell'intelligence nazionale

L'ex deputata democratica, ora tra le file repubblicane, ottiene il via libera con 52 voti favorevoli e 48 contrari. McConnell unico repubblicano a votare contro. Dem preoccupati per le sue posizioni su Russia, Siria e sorveglianza.

Il Senato conferma Tulsi Gabbard come direttrice dell'intelligence nazionale

Il Senato americano ha confermato Tulsi Gabbard come nuova direttrice dell'intelligence nazionale (Director of National Intelligence) nell'amministrazione Trump. La nomina, approvata con 52 voti favorevoli e 48 contrari, ha visto il sostegno quasi unanime dei repubblicani, con la sola eccezione del senatore Mitch McConnell del Kentucky.

Gabbard, 43 anni, veterana della guerra in Iraq e ex deputata democratica delle Hawaii, assume ora la guida delle 18 agenzie di intelligence statunitensi nonostante le perplessità iniziali di alcuni senatori repubblicani e le critiche dell'opposizione democratica.

Le preoccupazioni principali riguardavano diversi aspetti del suo passato politico: l'incontro del 2017 con l'allora presidente siriano Bashar al-Assad, le sue posizioni considerate favorevoli alla Russia, l'opposizione a strumenti chiave di sorveglianza come la Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act e il sostegno per Edward Snowden, l'ex contractor che rivelò informazioni classificate sui programmi di sorveglianza USA.

Durante le audizioni di conferma, Gabbard ha rivisto alcune delle sue posizioni precedenti. Ha definito "cruciale" la Sezione 702 dopo le riforme dell'anno scorso e ha dichiarato che Snowden ha violato la legge, pur evitando di definirlo un "traditore" quando pressata dai senatori repubblicani.

Le senatrici moderate come Susan Collins del Maine e Lisa Murkowski dell'Alaska, inizialmente scettiche, hanno poi sostenuto la nomina, convinte dalla promessa di Gabbard di riportare l'ufficio del Direttore dell'Intelligence Nazionale alle sue dimensioni originarie.

I democratici hanno criticato duramente la scelta. Il leader della minoranza Chuck Schumer ha accusato Gabbard di "usare il linguaggio delle falsità e delle teorie del complotto" invece di attenersi ai fatti, esprimendo preoccupazione per la sua tendenza a "simpatizzare con figure come Vladimir Putin e Bashar al-Assad".

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