Il Senato approva la maxi-legge di Trump: passa con il voto decisivo di JD Vance
Il Senato ha approvato il pacchetto di legge con 51 voti a 50 dopo una maratona legislativa di giorni. Ora passa alla Camera dei Rappresentanti dove cresce il malcontento. Il Congressional Budget Office stima un aumento del debito di 3.300 miliardi di dollari in 10 anni.

Il Senato degli Stati Uniti ha approvato pochi minuti fa il pacchetto legislativo promosso dal presidente Trump, definito dallo stesso presidente una "grande e bella legge", grazie al voto decisivo del vicepresidente J.D. Vance. Con questo voto, Vance ha rotto il pareggio 50-50 che aveva tenuto il provvedimento bloccato dopo una sessione maratona durata oltre 24 ore, iniziata sabato sera e conclusasi soltanto oggi.
Il voto finale, di 51 favorevoli contro 50 contrari, è stato reso possibile dal supporto decisivo della senatrice repubblicana Lisa Murkowski dell'Alaska. Cruciale anche l'impegno del leader della maggioranza John Thune del South Dakota, impegnato fino all'ultimo in delicate negoziazioni per ottenere il voto favorevole di Murkowski, avvenuto dopo incontri protrattisi fino alle prime ore del mattino.
Tuttavia, tre senatori repubblicani – Rand Paul del Kentucky, Thom Tillis del North Carolina e Susan Collins del Maine – hanno votato con l'opposizione democratica contro il provvedimento, rendendo necessaria proprio la presenza del vicepresidente per rompere il pareggio ed approvare la legge.
Le trattative dell'ultima ora
Per cercare di convincere Murkowski e Collins, i leader repubblicani hanno fatto significative concessioni. In particolare, hanno raddoppiato il nuovo fondo destinato a migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria rurale, portandolo dai precedenti 25 miliardi agli attuali 50 miliardi di dollari. Proprio Collins aveva inizialmente proposto un emendamento simile, respinto però con 78 voti contrari e solo 22 favorevoli, prevalentemente repubblicani.
Durante la sessione, inoltre, il Senato ha approvato quasi all'unanimità (99 a 1, unico contrario Thom Tillis) un emendamento per rimuovere la moratoria decennale sulla regolamentazione statale dell'intelligenza artificiale, inserita nella prima bozza della legge. Diversi emendamenti proposti dai democratici, invece, su temi come il rafforzamento di Medicaid e l'eliminazione dei tagli fiscali per i redditi alti, sono stati tutti respinti.
Tensioni alla Camera dei Rappresentanti
Nonostante il successo al Senato, il testo di legge dovrà affrontare un passaggio non facile alla Camera dei Rappresentanti, dove già da giorni si registra un forte malcontento tra deputati conservatori e moderati. I conservatori criticano principalmente l'impatto negativo sul deficit federale, stimato in aumento di circa 3.300 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni secondo il Congressional Budget Office (CBO). I moderati, invece, si mostrano preoccupati per i drastici cambiamenti al programma Medicaid che potrebbero portare circa 12 milioni di americani a perdere la propria assicurazione sanitaria entro un decennio.
La Casa Bianca contesta duramente le stime del CBO, sostenendo che, se integrato con altri sforzi di crescita economica, il provvedimento diminuirebbe in realtà il deficit di oltre 5.000 miliardi di dollari nello stesso periodo.
Lo Speaker della Camera, Mike Johnson, ha intanto dichiarato che cercherà di portare il testo al voto mercoledì prossimo, per rispettare la scadenza del 4 luglio fissata dal presidente Trump.
I dettagli principali del provvedimento
Il testo approvato oggi rende permanenti i tagli fiscali introdotti dall’Amministrazione Trump nel 2017 e ne introduce di nuovi. Tra questi, l’eliminazione delle tasse su mance, straordinari e sulla sicurezza sociale. È prevista inoltre una temporanea espansione delle deduzioni fiscali statali e locali (SALT) fino a un limite di 40.000 dollari, per poi tornare al limite attuale di 10.000 dollari fra cinque anni.
Sulla sanità, la legge prevede l’introduzione di requisiti lavorativi per accedere al programma Medicaid e lo spostamento dopo il 2026 della riduzione delle tasse applicate ai fornitori sanitari dal 6% al 3,5%. Infine, il pacchetto legislativo aumenta il tetto del debito di 5.000 miliardi di dollari, destinando 175 miliardi alla sicurezza dei confini e 150 miliardi alla difesa nazionale.
Un’opinione pubblica divisa
Nonostante il successo in Senato, il provvedimento deve confrontarsi con una crescente opposizione dell'opinione pubblica americana. Secondo recenti sondaggi, solo tra il 23% e il 38% degli elettori e degli adulti americani sostiene l’iniziativa di legge proposta dal presidente Trump.
Il presidente e il vicepresidente Vance, già protagonisti fondamentali nella battaglia appena conclusa al Senato, saranno ora chiamati a replicare il successo anche alla Camera, per consentire alla legge di giungere rapidamente alla firma finale di Trump entro la scadenza prevista di questa settimana.