Il Segretario alla Difesa Hegseth smentisce di aver condiviso piani di guerra su Signal

Intanto il Consiglio di Sicurezza Nazionale conferma l'autenticità della chat di gruppo in cui sarebbero stati rivelati dettagli sensibili sugli attacchi contro gli Houthi in Yemen.

Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha categoricamente smentito le accuse secondo cui avrebbe accidentalmente inviato "piani di guerra" altamente sensibili a un giornalista tramite una chat di gruppo su Signal. La vicenda, esplosa ieri sera, ha sollevato gravi preoccupazioni sulla sicurezza delle comunicazioni all'interno dell'amministrazione Trump.

Secondo quanto riportato, Hegseth avrebbe condiviso informazioni riservate in una conversazione di gruppo su Signal a cui partecipavano più di una decina di alti funzionari dell'amministrazione Trump. Tuttavia, nel gruppo era stato aggiunto erroneamente anche Jeffrey Goldberg, caporedattore della rivista The Atlantic, che ha poi pubblicato parte dei messaggi scambiati tra Hegseth, il vicepresidente Vance e altri ufficiali riguardanti i bombardamenti contro i ribelli Houthi in Yemen.

Il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca ha confermato lunedì che il gruppo "sembra essere autentico". Secondo il portavoce del NSC, Brian Hughes, si sta esaminando "come un numero esterno sia stato aggiunto per errore" alla chat di gruppo.

Goldberg ha dichiarato di aver omesso dalla pubblicazione alcuni messaggi di Hegseth che "contenevano dettagli operativi di imminenti attacchi contro lo Yemen, incluse informazioni su obiettivi, armi che gli Stati Uniti avrebbero impiegato e la sequenza degli attacchi".

Rispondendo alle domande dei giornalisti dopo essere atterrato alle Hawaii lunedì, Hegseth ha attaccato duramente Goldberg, definendolo un "cosiddetto 'giornalista' ingannevole e altamente screditato che ha fatto della diffusione di bufale la sua professione". L'ex conduttore di Fox News ha anche difeso gli attacchi aerei del 15 marzo ordinati dal presidente Trump contro gli Houthi, gruppo militare sostenuto dall'Iran che ha bloccato importanti rotte commerciali nel Mar Rosso, causando perdite per miliardi di dollari.

Alla domanda specifica sul perché i dettagli dell'operazione fossero stati condivisi su Signal, un'applicazione di messaggistica criptata disponibile al pubblico, Hegseth ha negato questa parte del resoconto di Goldberg: "Ho sentito come è stata caratterizzata la situazione. Nessuno stava inviando piani di guerra. E questo è tutto ciò che ho da dire al riguardo".

In risposta alle dichiarazioni di Hegseth, Goldberg è intervenuto su MSNBC sostenendo che i messaggi non pubblicati includevano "dettagli precisi" dell'attacco contro gli Houthi, compresi orari specifici, obiettivi precisi e la sequenza dell'operazione. "Può dire che non si trattava di un piano di guerra, ma era un resoconto minuto per minuto di ciò che stava per accadere, organizzato dal CENTCOM... e [condiviso] con un gruppo di leader civili", ha affermato il giornalista.

Il Consiglio di Sicurezza Nazionale ha cercato di minimizzare l'incidente, sottolineando che "la discussione è una dimostrazione del profondo e attento coordinamento politico tra alti funzionari" e che "il successo continuo dell'operazione contro gli Houthi dimostra che non ci sono state minacce per i nostri militari o per la nostra sicurezza nazionale".

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