Il repubblicano Don Bacon annuncia il ritiro dal Congresso

Il deputato repubblicano del Nebraska, tra i pochi critici di Trump a Capitol Hill, non si ricandiderà nel 2026. Possibili future ambizioni da governatore, segretario alla Difesa o persino presidente

Il repubblicano Don Bacon annuncia il ritiro dal Congresso
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Il deputato repubblicano Don Bacon del Nebraska ha annunciato che non si ricandiderà alla Camera nel 2026, ponendo fine a una carriera legislativa durata un decennio. Considerato uno dei membri più vulnerabili del partito, Bacon ha dichiarato di non avere più la “fame” necessaria per affrontare un’altra campagna elettorale. La sua decisione segna un’altra uscita di scena di un repubblicano critico verso il presidente Donald Trump.

Bacon, 61 anni, generale di brigata in pensione con trent’anni di servizio nell’Aeronautica, ha spiegato in un’intervista riportata da NBC News che intende continuare a servire il Paese, ma in un ruolo esecutivo, lasciando aperte ipotesi come una candidatura a governatore del Nebraska o persino alla presidenza nel 2028. "Se ci sarà un'opportunità e potrò fare la differenza, una differenza unica, mi piacerebbe continuare a servire. Semplicemente non voglio più affrontare elezioni ogni due anni", ha dichiarato.

Bacon ha ammesso che sarebbe estremamente difficile per un deputato, o ex deputato, aspirare alla Casa Bianca, ricordando che l’ultimo a riuscirci fu James Garfield nel 1880. Tuttavia, ha ribadito la propria vocazione al servizio pubblico e ha indicato la possibilità di diventare segretario alla Difesa, “se Dio aprirà quella porta”, pur dubitando che un presidente repubblicano lo nominerebbe. Ha escluso invece la possibilità di candidarsi contro l’attuale governatore del Nebraska, il repubblicano Jim Pillen, suo caro amico.

Il ritiro di Bacon ha un peso politico notevole. È uno dei pochi repubblicani in carica ad aver criticato apertamente Donald Trump. Il suo annuncio è arrivato appena un giorno dopo quello del senatore Thom Tillis della Carolina del Nord, anch’egli in disaccordo con il presidente e deciso a non ricandidarsi nel 2026. Entrambi si sono espressi con preoccupazione sul “grande, bellissimo disegno di legge” promosso da Trump, un massiccio pacchetto di politiche domestiche che prevede, tra le altre cose, importanti tagli a Medicaid. Tillis ha votato contro il disegno di legge; Bacon, invece, lo ha sostenuto.

Nonostante le pressioni interne e le minacce ricevute — anche personali, contro di lui e la moglie — Bacon ha affermato che questi fattori non hanno influito sulla sua scelta di lasciare il Congresso. Eletto per la prima volta nel 2016, nello stesso anno di Trump, ha rappresentato un distretto competitivo che include la città di Omaha. Nel 2024, il presidente è stato sconfitto nel distretto dalla democratica Kamala Harris con un margine di 4,6 punti percentuali, mentre Bacon ha ottenuto la rielezione con il 50,9% dei voti, battendo il democratico Tony Vargas.

Nel motivare la propria decisione, Bacon ha sottolineato il peso delle campagne elettorali biennali in un distretto in bilico. “Questo lavoro richiede una giornata di 14 ore durante la settimana, i sabati, le parate e una varietà di cose, e a volte anche la domenica”, ha spiegato. “E voglio fare questo per altri due anni? Semplicemente non avevo la fame di voler lavorare a quel livello di intensità.” Ha anche citato motivazioni personali e familiari, affermando di voler passare più tempo con la moglie e i suoi otto nipoti, tutti residenti entro dieci minuti da casa.

Nonostante la decisione di non ricandidarsi, Bacon ha affermato di ritenere che avrebbe potuto vincere nuovamente, anche in un anno — il 2026 — in cui il partito del presidente in carica tende a perdere seggi. Tuttavia, i democratici hanno già iniziato a criticare i repubblicani per il loro sostegno al disegno di legge di Trump, che comporta tagli significativi ai benefici Medicaid. In Nebraska, un ospedale rurale ha già annunciato che chiuderà nei prossimi mesi proprio a causa dei tagli.

Bacon ha difeso il proprio voto, sostenendo che la legge non è ancora in vigore e che contiene 50 miliardi di dollari di finanziamenti destinati agli ospedali rurali. Ha aggiunto che, pur non approvandone tutti gli aspetti, ha ritenuto più importanti l’estensione dei tagli fiscali del 2017 e l’aumento dei fondi per la difesa e la sicurezza delle frontiere. “Ci sono alcune cose che vorrei fossero migliori. Ma voterò per aumentare le tasse agli americani della classe media? Non lo farò”, ha affermato.

Particolarmente critico si è mostrato invece nei confronti della politica estera di Trump verso l’Ucraina. Nel giorno dell’intervista, NBC News e altri media hanno riportato che il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha ordinato una pausa nell’invio di armi a Kiev per preoccupazioni legate alle scorte militari statunitensi. Bacon, che ha una foto con Volodymyr Zelensky appesa nel suo ufficio, ha dichiarato che chi ha ordinato quella pausa dovrebbe essere licenziato. “Se l’Ucraina cade, il mondo diventa un posto più pericoloso”, ha detto. “Penso che la Georgia sia in pericolo. La Moldavia cadrà sicuramente.”

Sul presidente Trump, il deputato ha usato toni particolarmente netti: “Il presidente Trump ha fatto peggio di Biden [sull’Ucraina], e mi vergogno a dirlo. Non mi piace. Sembra avere un punto cieco con Putin. Non so a che scopo serva trattenere le armi all’Ucraina.” Bacon ha aggiunto che, se fosse presidente, fornirebbe “ogni arma di cui hanno bisogno” per impedire la vittoria russa.

A livello di leadership interna al partito, Bacon ha dichiarato di aver sostenuto Nikki Haley durante le primarie del 2024 e ha elogiato Glenn Youngkin e Marco Rubio come possibili candidati per il 2028. Sul vicepresidente JD Vance, che aveva criticato Zelensky durante una visita alla Casa Bianca, ha affermato che dovrebbe adottare una linea più dura verso Mosca. “Mi piace personalmente, ma vorrei che vedesse meglio la minaccia russa”, ha concluso.

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