Il piano di Starmer per l'Ucraina è un "teatrino politico", secondo gli esperti militari britannici

Esperti militari sollevano dubbi sulla "coalizione dei volenterosi" mentre i comandanti militari britannici e francesi si incontrano a Whitehall.

Il progetto del Primo Ministro britannico Keir Starmer di inviare una missione di peacekeeping in Ucraina è stato duramente criticato da fonti militari di alto livello, che lo hanno definito "teatro politico", mentre l'Amministrazione Trump sta negoziando attivamente con Mosca e Kyiv per cercare di raggiungere una tregua entro Pasqua.

L'iniziativa della "coalizione dei volenterosi", annunciata da Starmer all'inizio di marzo, appare già in difficoltà, afferma il quotidiano britannico Telegraph.

Sebbene il Primo Ministro britannico abbia dichiarato che diversi Paesi europei sarebbero pronti a sostenere un eventuale accordo di pace, finora sono stati forniti ben pochi dettagli concreti su truppe o equipaggiamenti.

Una fonte di alto livello dell'esercito britannico ha dichiarato al Telegraph che sarebbe "impossibile" elaborare un piano di supporto credibile per l'Ucraina in tempi così brevi. "Non c'è un obiettivo militare chiaro, né un'adeguata pianificazione strategica. È solo teatrino politico", ha affermato la fonte del Telegraph.

"Starmer si è spinto troppo oltre parlando subito di truppe sul terreno senza avere un quadro chiaro della situazione. Ora sta puntando più su jet e navi, soluzioni più semplici da gestire e che non richiedono basi militari in Ucraina."

Secondo il Telegraph, i caccia della RAF potrebbero pattugliare lo spazio aereo sopra l'Ucraina, come proposto durante un recente incontro tra trenta nazioni presso il Quartier Generale Congiunto Permanente a Northwood.

Si è discusso anche della possibilità che i jet britannici Typhoon possano offrire copertura aerea alle eventuali truppe sul terreno, ma non sono stati forniti dettagli sul numero di soldati che potrebbero essere coinvolti.

Una fonte militare ha definito i colloqui ancora in "fase preliminare", affermando che si trattava principalmente di conoscersi tra le nazioni partecipanti.

"Dal punto di vista militare non ha alcun senso pratico", ha dichiarato, sottolineando che né Russia né Stati Uniti sostengono apertamente la coalizione proposta dal Regno Unito.

"Ci sono circa 700.000 soldati russi e oltre un milione di ucraini in armi. Cosa dovrebbe fare una forza internazionale di appena 10.000 uomini basata nell'ovest del Paese, a centinaia di chilometri dal fronte? Qual è la sua missione, quali le regole d'ingaggio, come sarebbe comandata e rifornita? Nessuno lo sa."

Oggi l'Ammiraglio Sir Tony Radakin, Capo di Stato Maggiore della Difesa britannica, incontrerà le sue controparti francesi a Whitehall per discutere la posizione della coalizione dei volenterosi sulla sicurezza in Ucraina.

Radakin ha respinto le critiche definendole "sciocchezze", affermando che le discussioni sono "serie e importanti" e che chi afferma il contrario è "fuori dal giro".

Un'altra fonte militare ha spiegato che, pur essendo fattibile una pianificazione entro la scadenza di Pasqua proposta da Trump, la questione principale rimane "politica e diplomatica".

Ha aggiunto che la coalizione serve principalmente a inviare un segnale politico sull'impegno dell'Europa nella sicurezza dell'Ucraina, definendo l'ipotesi della RAF di fornire copertura aerea come la parte più realistica del piano.

Sir Ben Wallace, ex Segretario alla Difesa, ha invece criticato il piano per la coalizione dei volenterosi per la mancanza di determinazione, definendola come "fumo negli occhi".

"La questione centrale è la determinazione. Putin percepisce che non l'abbiamo, ed è per questo che non ci prende sul serio", ha dichiarato Wallace al Telegraph, concludendo che finché non si cambierà questa percezione, nulla migliorerà sul campo di battaglia.

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