Il Pentagono rimuove decine di migliaia di contenuti legati a diversità e inclusione

Dopo l'ordine esecutivo di Trump, eliminati o in corso di eliminazione fino a 100.000 post e immagini, con alcuni errori lampanti come l'eliminazione delle immagini relative al bombardiere di Hiroshima, Enola Gay.

Il Pentagono rimuove decine di migliaia di contenuti legati a diversità e inclusione

Il Pentagono sta procedendo alla rimozione di decine di migliaia di immagini e post online relativi a diversità, equità e inclusione (DEI) in seguito a un ordine esecutivo del Presidente Trump che ha posto fine ai programmi DEI in tutto il governo federale.

Secondo un database esaminato dall'Associated Press, oltre 26.000 contenuti sono già stati contrassegnati per l'eliminazione, ma il totale potrebbe raggiungere quota 100.000 considerando tutti i social media e i siti web delle forze armate americane.

Tra i materiali destinati alla cancellazione figurano numerosi contenuti che celebrano traguardi raggiunti da donne e minoranze nelle Forze Armate, come le prime donne ad aver superato l'addestramento di fanteria dei Marines, riferimenti al Mese della Storia delle Donne e gruppi storici come i Tuskegee Airmen, i primi piloti militari afroamericani della Seconda Guerra Mondiale.

Tuttavia, permane l'incertezza su quali contenuti debbano effettivamente essere eliminati seguendo le direttive del presidente Trump.

La loro applicazione appare infatti disomogenea: alcune immagini precedentemente segnalate rimangono visibili, come fotografie di pionieristiche donne pilota e di insigniti della Medaglia d'Onore, mentre la rimozione di altri contenuti sembra per ora continuare ad avvenire in modo arbitrario.

Il processo di eliminazione di massa ha persino generato errori lampanti: alcuni contenuti sono stati contrassegnati semplicemente perché contenevano la parola "gay", portando alla potenziale rimozione di immagini storiche del B-29 "Enola Gay", il bombardiere che sganciò la bomba atomica su Hiroshima.

Allo stesso modo, elementi non correlati ai temi DEI, come progetti del Corpo degli Ingegneri dell'Esercito e persino studi biologici sui pesci che menzionavano il genere, sono stati erroneamente segnalati come contenuti DEI.

Nonostante tutto questo, il portavoce del Pentagono, John Ullyot, ha elogiato la rapida conformità dell'agenzia all'ordine, sottolineando che il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che "il DEI è morto", sostenendo che tali programmi indeboliscano la coesione militare.

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