Il governo americano è ancora "chiuso" e non si trova un accordo

I democratici propongono un compromesso per riaprire il governo con estensione sanitaria di un anno, ma i repubblicani rifiutano. Migliaia di voli cancellati per carenza di controllori di volo non pagati.

Il governo americano è ancora "chiuso" e non si trova un accordo
White House

Venerdì 8 novembre gli aeroporti americani hanno vissuto una giornata di caos, con oltre mille voli cancellati e più di quattromila in ritardo. La causa è la carenza di controllori di volo che, dopo 38 giorni di shutdown governativo senza stipendio, stanno abbandonando le torri di controllo. È il blocco più lungo nella storia degli Stati Uniti e non sembra vicino a una soluzione.

La Federal Aviation Administration ha ordinato una riduzione del 4% dei voli nazionali che salirà al 10% entro la fine della prossima settimana. Il segretario ai Trasporti Sean Duffy ha avvertito che se lo shutdown continuerà, i tagli potrebbero arrivare al 20%. I 40 aeroporti più trafficati del paese sono coinvolti, da New York a Los Angeles, da Chicago a Washington. All'aeroporto Reagan della capitale i ritardi medi per i voli in arrivo hanno raggiunto le 240 minuti.

I controllori di volo, come molti altri dipendenti federali considerati essenziali, sono costretti a lavorare senza ricevere lo stipendio. Alcuni hanno chiamato in malattia, altri hanno cercato un secondo lavoro, altri ancora si sono semplicemente dimessi. La situazione ha creato tensione anche tra i passeggeri. Ben Sauceda, presidente del Kansas Aviation Museum, ha espresso la sua preoccupazione: "Sto mettendo la mia vita nelle mani di persone che non vengono pagate. Gli chiediamo di essere al massimo, di proteggerci, ma lo stress su di loro è incredibile".

In questo clima, venerdì il leader della minoranza democratica al Senato Chuck Schumer ha presentato una nuova proposta per porre fine allo stallo. L'offerta prevede di riaprire il governo e contemporaneamente estendere per un anno i sussidi sanitari dell'Affordable Care Act che scadranno il 31 dicembre. Senza questi aiuti, milioni di americani vedranno aumentare i costi dell'assicurazione sanitaria in media del 26%, secondo la Kaiser Family Foundation.

"Dopo tanti voti falliti, è chiaro che dobbiamo provare qualcosa di diverso", ha detto Schumer in aula. La proposta democratica include anche la creazione di una commissione bipartisan per negoziare una soluzione a lungo termine sui sussidi sanitari. "Questa è un'offerta ragionevole che riapre il governo, affronta l'accessibilità della sanità e avvia un processo di negoziazione sulle riforme. Ora la palla è nel campo dei repubblicani. Hanno solo bisogno di dire sì".

Ma i repubblicani hanno immediatamente respinto l'offerta. Il leader della maggioranza al Senato John Thune l'ha definita "improponibile". "L'estensione dell'Obamacare è la negoziazione", ha detto. "Dobbiamo votare per riaprire il governo e poi potremo avere questa conversazione sulla sanità". Il senatore Lindsey Graham è stato ancora più duro, definendo la proposta democratica "terrorismo politico" e dichiarando su X che si tratterebbe di "un altro anno di profitti folli a spese dei consumatori e dei contribuenti americani".

Il presidente Trump nel frattempo ha intensificato la pressione sui senatori repubblicani per eliminare il filibuster, la regola procedurale che richiede 60 voti per far avanzare la maggior parte delle leggi al Senato. In un incontro alla Casa Bianca con il primo ministro ungherese Viktor Orban, Trump ha sostenuto che senza questa regola i repubblicani "non perderebbero mai le elezioni di metà mandato e non perderebbero mai le elezioni generali, perché avremmo prodotto così tante cose diverse per le persone che sarebbe impossibile perdere".

Trump ha elencato una serie di priorità che potrebbero passare senza il filibuster, incluse leggi più restrittive sul voto. Venerdì ha pubblicato tre messaggi separati su Truth Social esortando il partito a interrompere i negoziati e cambiare invece le regole. Ma i leader repubblicani al Congresso hanno detto chiaramente che eliminare il filibuster è fuori discussione. Il senatore Jon Husted dell'Ohio ha spiegato che "ogni minuto che passiamo a parlarne è quello che vogliono i democratici. Questo non verrà votato al Senato".

Lo shutdown sta avendo un impatto politico evidente. Martedì scorso i democratici hanno ottenuto vittorie nette nelle elezioni in diversi stati, e i leader del partito le hanno attribuite al fatto che gli elettori sostengono le loro richieste. I sondaggi mostrano che la maggioranza degli americani incolpa i repubblicani per il blocco. "Abbiamo preso una bella batosta l'altra sera", ha ammesso un consigliere politico di Trump, attribuendo il risultato allo shutdown che ha aumentato l'entusiasmo tra i democratici.

Il presidente però sembra determinato a non cedere alle richieste democratiche senza ottenere qualcosa in cambio. Un funzionario della Casa Bianca ha definito l'offerta dei democratici "un enorme passo indietro" rispetto alle loro richieste iniziali, ma ha rifiutato di dire se Trump si oppone al contenuto della proposta, ribadendo invece che l'amministrazione non negozierà finché il governo non sarà riaperto.

La situazione è destinata a peggiorare con l'avvicinarsi del Giorno del Ringraziamento, il 27 novembre, tradizionalmente il periodo di viaggio più intenso dell'anno. La National Governors Association ha inviato una lettera ai leader del Congresso avvertendo che "siamo a rischio" e che lo shutdown sta mettendo sotto pressione le risorse statali e locali.

Il Senato lavorerà questo fine settimana nel tentativo di trovare una soluzione, ma le prospettive rimangono incerte. "Ci sono tentativi di trovare un modo per andare avanti, ma sono scoraggiato", ha detto il senatore repubblicano Mike Rounds del South Dakota. Intanto centinaia di migliaia di dipendenti federali continuano a lavorare senza stipendio o restano a casa in aspettativa non retribuita, mentre il paese affronta le conseguenze del blocco più lungo della sua storia.

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