Il Dipartimento di Stato abbandona il Calibri perché woke

Il segretario di Stato Marco Rubio ha ordinato il ritorno al Times New Roman definendo il passaggio al Calibri del 2023 uno "spreco" legato ai programmi sulla diversità. Esperti di tipografia contestano la decisione che riduce l'accessibilità per persone con disabilità visive.

Il Dipartimento di Stato abbandona il Calibri perché woke
Official State Department photo by Freddie Everett

Il Times New Roman è tornato protagonista nei documenti ufficiali del Dipartimento di Stato americano. Il segretario di Stato Marco Rubio ha ordinato martedì a tutti i diplomatici di abbandonare il Calibri e ripristinare il carattere tipografico tradizionale in tutti i documenti ufficiali.

La decisione ribalta una scelta fatta dall'amministrazione Biden nel gennaio 2023, quando l'allora segretario di Stato Antony Blinken aveva adottato il Calibri perché considerato più accessibile per le persone con disabilità. I font senza grazie come il Calibri, privi delle decorazioni angolari alle estremità delle lettere, risultano infatti più leggibili per chi soffre di problemi visivi o difficoltà di apprendimento come la dislessia.

Rubio ha definito quel cambiamento "un altro programma spreco" legato alle politiche di diversità, equità, inclusione e accessibilità. In un cablo inviato a tutte le ambasciate e i consolati americani, ha affermato che il ritorno al Times New Roman serve a "ripristinare il decoro e la professionalità" nei documenti del Dipartimento. Secondo l'ordine, il Calibri sarebbe "informale" rispetto ai caratteri con grazie e "in contrasto" con la carta intestata ufficiale del Dipartimento.

Il cablo sostiene che il passaggio al Calibri è costato 145.000 dollari senza ottenere risultati concreti in termini di riduzione dei casi di difficoltà di lettura dei documenti. Le fonti non forniscono però prove a sostegno di questa cifra né spiegano come sia stata calcolata.

Da quando ha assunto l'incarico a gennaio, Rubio ha sistematicamente smantellato i programmi legati alla diversità e all'inclusione in linea con le direttive più ampie del presidente Donald Trump. Ha abolito uffici e iniziative creati per promuovere la diversità sia a Washington che nelle sedi diplomatiche all'estero, e ha interrotto i finanziamenti esteri destinati a progetti di questo tipo.

La decisione si inserisce in una più ampia attenzione dell'amministrazione Trump per l'estetica e la simbologia. Dal ridisegno dorato dello Studio Ovale alla proposta di un arco in stile classico per celebrare i 250 anni della nazione, fino all'ordine esecutivo di agosto che impone agli edifici federali di privilegiare stili architettonici classici e tradizionali.

Gli esperti di tipografia hanno accolto la notizia con sorpresa e scetticismo. Sofie Beier, designer di caratteri tipografici e professoressa alla Royal Danish Academy, ha osservato che raramente i font finiscono al centro del dibattito pubblico. Tobias Frere-Jones, noto designer creatore di caratteri onnipresenti come Gotham, si è chiesto se tutta la vicenda non sia "una distrazione da ciò che il Dipartimento di Stato sta realmente facendo, invece che dal font che usa per farlo".

Sul piano tecnico, gli specialisti sottolineano che il Calibri ha spaziature generose tra le lettere che aiutano i lettori con problemi di vista, mentre le numerose grazie del Times New Roman tendono a invadere gli spazi relativamente più stretti. Il Times New Roman è stato progettato negli anni Venti del secolo scorso per il quotidiano britannico The Times e pensato per la stampa su carta, non per gli schermi digitali.

Lucas de Groot, il designer olandese che ha creato il Calibri, ha dichiarato che il carattere è stato progettato pensando agli schermi. Frere-Jones ha concordato: "Il Times New Roman non se la cava molto bene su uno schermo. È troppo delicato per sopravvivere sulla griglia di pixel, con tutte quelle grazie sottili".

Kristen Shinohara, che guida il Center for Accessibility and Inclusion Research al Rochester Institute of Technology, ha spiegato che le piccole decorazioni delle grazie possono rendere le lettere più difficili da leggere. "Questo impatto può essere più grave per persone con difficoltà di apprendimento o lettura come la dislessia o per persone con problemi di vista", ha affermato.

La legge americana sulla disabilità richiede l'uso di font senza grazie sulla segnaletica fisica e sugli schermi proprio per la loro maggiore leggibilità. Allo stesso tempo, i caratteri con grazie come il Times New Roman rimangono la norma nei giornali stampati, nei libri e nei documenti legali.

Il cablo di Rubio sostiene che "i caratteri con grazie sono generalmente percepiti come simboli di tradizione, formalità e cerimonia" e sono usati dalla Casa Bianca, dalla Corte Suprema e da molte altre entità governative. La Corte Suprema usa effettivamente un carattere con grazie, il Century Schoolbook, per le sue decisioni.

Beier ha riconosciuto che esiste evidenza che i font con grazie siano presi più seriamente nei materiali stampati. "C'è una sorta di autorità che si lega a un font con grazie grazie alla sua presenza nei giornali", ha detto Sam Berlow, cofondatore del Readability Consortium che studia il comportamento di lettura digitale. "Chiaramente il font con grazie ha così tanta autorità incorporata, il che è interessante perché è solo un ornamento sulle lettere, eppure ha così tanto potere. Non siamo ancora pronti a cedere questo ai font senza grazie".

Il ritorno al Times New Roman avrà un'unica eccezione: i documenti preparati per trattati internazionali e per nomine presidenziali, che devono usare il Courier New a 12 punti.

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