Il Cremlino smentisce Trump sulle forze di pace europee in Ucraina

Mosca ribadisce la sua opposizione al dispiegamento di peacekeepers europei, contraddicendo le affermazioni del presidente americano.

Il Cremlino smentisce Trump sulle forze di pace europee in Ucraina
Foto di Simon Infanger / Unsplash

Il Cremlino ha affermato oggi che la Russia non ha cambiato la sua posizione contraria al dispiegamento di forze di pace in Ucraina, smentendo così direttamente un'affermazione fatta dal presidente Donald Trump appena il giorno prima, riferisce Reuters.

Durante un incontro alla Casa Bianca con il presidente francese Emmanuel Macron lunedì, Trump aveva dichiarato ai giornalisti di aver "chiesto specificamente" al presidente russo Vladimir Putin sulla possibilità di dispiegare forze di pace europee in Ucraina in seguito a un eventuale accordo di pace.

"Non ha problemi con questo", aveva affermato Trump riferendosi alla presunta accettazione della proposta da parte di Putin.

Ma quando è stato intervistato sulle dichiarazioni di Trump, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha rimandato i giornalisti a una precedente dichiarazione sulla questione rilasciata dal Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, come riportato da Reuters.

Lavrov aveva dichiarato la scorsa settimana che il dispiegamento di truppe di peacekeeping provenienti da paesi NATO è inaccettabile per la Russia e verrebbe percepito come una "minaccia diretta" alla sovranità russa.

Citando questo precedente commento di Lavrov, Peskov ha affermato di non avere "nulla altro da aggiungere" sulla questione.

La questione delle forze di pace è considerata un elemento chiave per qualsiasi accordo di pace tra Russia e Ucraina. Trump sta spingendo per raggiungere un'intesa con Putin che ponga fine alla guerra che dura da tre anni.

L'Amministrazione Trump ha recentemente causato controversie quando il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha escluso la possibilità di una missione di peacekeeping guidata dagli Stati Uniti per l'Ucraina e ha raffreddato le prospettive di adesione dell'Ucraina alla NATO.

Invece di sostenere questi sforzi, l'Amministrazione americana ha fatto pressioni sull'Ucraina per firmare un accordo sui minerali, apparentemente nel tentativo di garantire un ritorno economico sugli aiuti bellici forniti dagli Stati Uniti all'Ucraina.

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