Il capo dell'agenzia per le emergenza non sa che esiste la stagione degli uragani
David Richardson ha dichiarato durante un briefing di non essere a conoscenza della stagione degli uragani. Il commento, definito uno scherzo dal governo, arriva in un contesto di tagli, partenze e tensioni interne all'agenzia per i disastri statunitense.

Il nuovo capo della Federal Emergency Management Agency (Fema), David Richardson, ha sorpreso e sconcertato lo staff dell’agenzia lunedì quando ha dichiarato durante un briefing di non essere a conoscenza dell’esistenza della stagione degli uragani. La notizia è stata riportata da Reuters, che cita quattro fonti interne con conoscenza diretta della situazione.
La stagione degli uragani negli Stati Uniti è iniziata ufficialmente domenica 1° giugno e durerà fino al 30 novembre. Secondo le previsioni diffuse dalla National Oceanic and Atmospheric Administration la scorsa settimana, quest’anno ci si aspetta fino a dieci uragani, con una stagione che potrebbe risultare sopra la media in termini di intensità.
Un portavoce del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, che sovrintende la Fema, ha dichiarato che le parole di Richardson erano uno scherzo. Ha aggiunto che l’agenzia è pienamente preparata ad affrontare la stagione in corso. Secondo lo stesso portavoce, sotto la guida della segretaria Kristi Noem e di Richardson, la Fema starebbe passando “da un peso morto gonfio e centrato su Washington a una forza snella e dispiegabile per i disastri che autorizza gli attori statali a fornire soccorso ai loro cittadini”.
Tuttavia, secondo le fonti citate da Reuters, lo stesso Richardson aveva precedentemente annunciato che avrebbe presentato un nuovo piano per i disastri nel mese di maggio. Durante il briefing di lunedì ha però affermato che non ci saranno modifiche ai piani attuali, suscitando ulteriore incertezza tra i dipendenti. Tre fonti riferiscono che il suo continuo rinvio dei piani di aggiornamento e l’assenza di una direzione strategica chiara hanno disorientato il personale.
Il presidente Donald Trump ha istituito un Consiglio di Revisione della Fema, che include tra i suoi membri la segretaria Noem, alcuni governatori e altri funzionari, con il compito di valutare e indirizzare l’operato dell’agenzia. In un precedente incontro interno del 15 maggio, Richardson aveva assicurato che un nuovo piano, comprensivo di esercitazioni simulate, sarebbe stato pronto per la revisione entro il 23 maggio. Ma quel piano non è stato ancora presentato.
Richardson, che ha assunto la guida della Fema all’inizio di maggio, non ha esperienza diretta nella gestione delle emergenze. In passato è stato ufficiale di artiglieria nei Marines e ha lavorato come segretario assistente presso l’ufficio del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale per il contrasto alle armi di distruzione di massa. Ha comunicato allo staff che continuerà a dirigere anche quell’ufficio, oltre al nuovo incarico.
Il predecessore di Richardson, Cameron Hamilton, è stato rimosso improvvisamente. Secondo fonti citate da Reuters, la sua rimozione sarebbe stata accelerata da alleati del presidente Trump, insoddisfatti del ritmo con cui stava implementando i cambiamenti richiesti. Hamilton si era pubblicamente opposto a un ridimensionamento eccessivo dell’agenzia, entrando in conflitto con le posizioni dell’amministrazione.
Trump ha infatti espresso in più occasioni l’intenzione di ridurre drasticamente o persino eliminare la Fema, sostenendo che molte delle sue funzioni possono essere trasferite agli stati. Nell’ambito di questo processo di ristrutturazione del governo federale, circa un terzo dei dipendenti a tempo pieno dell’agenzia — circa 2.000 persone — sono stati licenziati o si sono dimessi.
Il commento di Richardson, indipendentemente dalla sua natura, è stato duramente criticato dai democratici. Il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer ha rilanciato su X (ex Twitter) il titolo dell’articolo di Reuters, accompagnandolo con la frase: “Non riesco a capire perché non sia ancora stato licenziato”. Il deputato Bennie Thompson, principale democratico nella Commissione per la Sicurezza Nazionale della Camera, ha dichiarato a Reuters: “Basta dire che la risposta ai disastri non è uno scherzo. Se non sai cosa è o quando è la stagione degli uragani, non sei qualificato per dirigere la Fema. Metteteci qualcuno competente”.
Gli uragani, ogni anno, causano decine di vittime e danni per centinaia di milioni di dollari in vari stati degli Stati Uniti. L’impatto di queste tempeste è reso sempre più grave dagli effetti del cambiamento climatico, che ne amplifica la distruttività e i costi.