I repubblicani superano i democratici nelle registrazioni al voto in molti Stati chiave

I dati di gennaio 2025 mostrano un cambiamento significativo negli equilibri elettorali americani, con il Partito Repubblicano che continua a guadagnare terreno anche in Stati tradizionalmente democratici.

I repubblicani superano i democratici nelle registrazioni al voto in molti Stati chiave
Foto di Ernie Journeys / Unsplash

La geografia elettorale statunitense sta attraversando una trasformazione profonda. I Repubblicani stanno infatti registrando un costante incremento nelle registrazioni al voto in numerosi Stati chiave, rafforzando il fenomeno che ha contribuito alla vittoria del presidente Trump nelle elezioni del 2024.

Ora, tale tendenza si sta estendendo però ben oltre i tradizionali Stati in bilico, suscitando rilevanti preoccupazioni all’interno del Partito Democratico.

Il caso del Nevada: un evento storico

Per la prima volta in quasi vent'anni, il Nevada ha registrato un sorpasso storico: i Repubblicani attivi registrati (618.539) hanno superato i Democratici (618.352).

Un cambiamento significativo se si considera che nel gennaio 2021, dopo la vittoria di Biden nel 2020, i Democratici contavano circa 655.000 elettori registrati contro i 576.000 Repubblicani.

Il dato è ancora più rilevante considerando la presenza di 696.000 elettori che non si riconoscono in nessuno dei due principali partiti e che rappresentano ora il gruppo più numeroso nello stato.

L'espansione del fenomeno ad altri Stati chiave

Il trend non si limita al Nevada. In Pennsylvania, altro Stato chiave, i Repubblicani hanno ridotto significativamente il divario nelle registrazioni, con 64 contee su 67 che hanno visto un aumento netto di elettori repubblicani dal 2015 in poi, secondo i dati del Center for Politics.

In Arizona, il vantaggio repubblicano si è più che raddoppiato negli ultimi quattro anni, passando da 140.000 a oltre 300.000 elettori registrati attivi.

Particolarmente significativo è poi il caso della Florida, dove i Repubblicani hanno costruito un firewall di oltre un milione di elettori registrati, con l'ultima conquista simbolica nella contea di Hillsborough, dove ora contano 301.967 elettori registrati attivi contro i 301.337 dei democratici, risultato celebrato anche dallo stesso Donald Trump su Truth.

I repubblicani recuperano anche negli Stati democratici

Anche Stati tradizionalmente democratici (blu nel colore politico americano) mostrano segnali di cambiamento. Il New Jersey, storica roccaforte democratica, ha registrato a gennaio un aumento di 10.000 elettori registrati repubblicani e una perdita di 2.000 elettori registrati democratici.

Sebbene i democratici mantengano ancora un vantaggio di quasi un milione di registrati, il divario si è ridotto rispetto a quattro anni fa.

Gli elettori del New Jersey si pronunceranno quest'autunno sulla corsa alla carica di governatore, e i repubblicani sono ottimisti circa le loro possibilità di vittoria, sulla scia di un risultato decisamente migliore del previsto alle presidenziali di novembre scorso.

Secondo Henry de Koninck, stratega democratico del New Jersey, questo fenomeno riflette un riallineamento più ampio:

"Stiamo assistendo a uno spostamento degli elettori della classe lavoratrice dai Democratici verso il Partito Repubblicano. C'è anche uno scivolamento degli elettori giovani verso i Repubblicani, e il Partito Democratico è ai minimi storici in termini di popolarità in questo momento storico."

Le prospettive future

Gli esperti sottolineano che la registrazione al voto come elettori di un partito non garantisce automaticamente il voto per quel partito alle elezioni generali. Tuttavia, è indubbio che i numeri suggeriscano una tendenza preoccupante per i Democratici.

A livello nazionale, il vantaggio democratico nelle registrazioni al voto si è ridotto da 5 punti percentuali nel 2020 a solo 1 punto nel 2024, secondo i dati di Pew Research.

Nikki Fried, presidente del Partito Democratico della Florida, ha ammesso che "novembre è stato un campanello d'allarme su come noi Democratici operiamo e sulle strutture in cui investiamo."

La leader democratica della Florida ha evidenziato la necessità di rinnovare l'approccio del partito alla registrazione degli elettori, sottolineando l'importanza di reinvestire nelle strutture dei partiti statali.

Ora anche il Partito Democratico nazionale sta iniziando a riconoscere la necessità di un urgente cambiamento di rotta.

Come fa notare Annette Magnus, stratega democratica del Nevada, a The Hill:

"Il partito deve fare di più per la registrazione degli elettori e migliorare la capacità di intercettazione degli elettori non schierati prima dei repubblicani".
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