I repubblicani restano divisi sul pacchetto legislativo voluto da Trump
Continuano le tensioni interne tra i repubblicani su Medicaid e deduzioni fiscali che bloccano l'avanzamento dell'agenda presidenziale.

I deputati repubblicani della Camera dei rappresentanti rimangono profondamente divisi sul pacchetto di riconciliazione proposto dal presidente Trump, rischiando così di non rispettare il termine autoimposto per l'approvazione entro la pausa del Memorial Day. Al centro delle dispute ci sono i controversi tagli a Medicaid e le modifiche al tetto delle deduzioni fiscali statali e locali (SALT).
Divergenze sui tagli a Medicaid
Le dichiarazioni contraddittorie del presidente della Commissione per l'Energia e il Commercio della Camera, Brett Guthrie (R-Ky.), e dello Speaker della Camera Mike Johnson (R-La.), hanno evidenziato le profonde divergenze sulla questione Medicaid.
Mentre Johnson aveva indicato martedì sera che probabilmente sarebbero stati esclusi i "tetti pro capite" per i beneficiari di Medicaid, Guthrie ha successivamente dichiarato che questa opzione resta sul tavolo.
"Secondo la mia comprensione, i tetti pro capite erano ancora in qualche modo in discussione", ha affermato Guthrie. Johnson, interrogato in proposito, non ha fornito chiarimenti definitivi, sottolineando l'importanza di costruire consenso tra i repubblicani su questo argomento.
Cosa è Medicaid e cosa sono i "tetti pro capite"?
Medicaid è un programma congiunto pubblico federale-statale di assistenza sanitaria per persone e famiglie a basso reddito avviato nel 1965 con il Social Security Act. Copre spese mediche, ospedaliere e di lungo degenza per chi ha risorse limitate, con il costo diviso tra governo federale e singoli Stati.
I tetti pro capite (per capita caps) sono il limite massimo di finanziamento federale stabilito su base individuale. In pratica, invece di finanziare Medicaid illimitatamente in percentuale alle spese effettive, si assegna a ciascun iscritto al programma Medicaid un importo fisso annuo: se la spesa supera quel tetto, lo Stato deve coprire la differenza con risorse proprie.
Moderati contrari ai tagli radicali
Una significativa frattura interna è rappresentata dai deputati repubblicani moderati, che si oppongono fermamente all'idea di approvare tagli a Medicaid destinati a fallire in Senato. Il deputato Nick LaLota (R-N.Y.) ha dichiarato:
"C'è un appetito specifico tra più di 20 deputati repubblicani di votare solo su qualcosa di concreto che potrebbe effettivamente diventare legge".
Anche Jeff Van Drew (R-N.J.), ex deputato democratico passato ai repubblicani, ha definito un simile scenario come "il peggiore possibile", esprimendo forte preoccupazione per la possibilità che la Camera approvi una misura destinata a essere respinta dal Senato e dal presidente.
Ancora più deciso è stato Mike Lawler (R-N.Y.), che ha affermato chiaramente di non voler sostenere un pacchetto comprendente tagli a Medicaid.
In questo contesto, il nuovo rapporto del Congressional Budget Office (CBO), pubblicato mercoledì, ha intensificato ulteriormente il dibattito interno. Secondo l'analisi del CBO, l'introduzione dei tetti alla spesa Medicaid farebbe risparmiare al governo federale 225 miliardi di dollari, ma lascerebbe 1,5 milioni di americani senza assicurazione sanitaria entro il 2034.
Una spaccatura ideologica profonda
La battaglia riflette un più ampio scontro ideologico all'interno del partito repubblicano. I conservatori, rappresentati dal deputato Andy Harris (R-Md.), presidente dell’ultra-conservatore House Freedom Caucus, insistono sulla necessità di mantenere sul tavolo i tagli a Medicaid per ridurre significativamente il deficit.
Contemporaneamente, un gruppo guidato dal deputato Lloyd Smucker (R-Pa.) ha inviato una lettera ai leader del partito per ribadire l'importanza di mantenere chiari obiettivi di riduzione del deficit, pur evidenziando la necessità di una gestione più sostenibile delle risorse.
La deputata Victoria Spartz (R-Ind.) ha espresso l'urgenza di trovare percorsi fiscali sostenibili per il futuro degli Stati Uniti, pur tutelando i beneficiari di Medicaid.
La conclusione delle trattative sembra ancora lontana: sia la Commissione Ways and Means che la Commissione per l'Energia e il Commercio puntano a finalizzare le loro proposte entro la prossima settimana, ma al momento nessuna sessione ufficiale è stata programmata.