I Repubblicani propongono tagli da 880 miliardi di dollari al Medicaid per finanziare i tagli alle tasse

Emergono i primi dettagli del piano di budget decennale al vaglio della Camera per finanziare l'agenda Trump su dazi, energia e sicurezza dei confini.

I Repubblicani propongono tagli da 880 miliardi di dollari al Medicaid per finanziare i tagli alle tasse

La Camera dei Rappresentanti sta valutando una drastica riduzione dei fondi federali destinati al Medicaid, il programma sanitario pubblico che garantisce la copertura sanitaria a oltre 70 milioni di americani più poveri.

La Commissione Bilancio della Camera a guida repubblicana ha presentato oggi un piano che prevede tagli per 880 miliardi di dollari nell'arco di dieci anni, una mossa che i Repubblicani ritengono necessaria per finanziare l'ambiziosa agenda del presidente Trump.

Le proposte sul tavolo

Il pacchetto di riforme in discussione include diverse misure significative. Tra queste, spicca l'introduzione di un tetto alla spesa pro capite che potrebbe generare risparmi fino a 900 miliardi di dollari annui.

I Repubblicani propongono inoltre di ridurre il tasso di compartecipazione federale per gli Stati che hanno ampliato la copertura sanitaria sotto l'Affordable Care Act, una misura che porterebbe a risparmi per 561 miliardi.

Un'ulteriore proposta prevede l'abbassamento della soglia minima del 50% per il contributo federale al programma tradizionale, con potenziali risparmi fino a 387 miliardi.

"Dobbiamo intervenire sul Medicaid per i tagli perché è lì che si trovano i fondi", ha dichiarato il deputato Russ Fulcher (R-Idaho), sottolineando come questa sia l'unica via percorribile per raggiungere gli obiettivi di risparmio prefissati.

L'impatto sui singoli Stati

Le modifiche proposte colpirebbero principalmente Stati più ricchi come California e New York, ma le conseguenze si estenderebbero a tutto il territorio nazionale.

Ogni Stato si troverebbe costretto a fare i conti con una significativa riduzione della spesa federale, dovendo affrontare difficili compromessi nella gestione del programma.

Il piano repubblicano include anche l'introduzione di requisiti lavorativi obbligatori a livello nazionale per i beneficiari del Medicaid, con alcune eccezioni per categorie specifiche come donne in gravidanza, caregiver primari, persone con disabilità e studenti a tempo pieno.

Secondo l'Ufficio del Bilancio del Congresso, l'introduzione dei requisiti lavorativi porterebbe a risparmi limitati, circa 109 miliardi in dieci anni, causando al contempo la perdita della copertura sanitaria per 1,5 milioni di persone, senza un significativo aumento dell'occupazione.

Una misura simile, sperimentata in Arkansas nel 2018, portò alla perdita della copertura sanitaria per oltre 18.000 persone prima di essere bloccata da un giudice federale nel 2019.

Le resistenze al piano

L'American Hospital Association si è già schierata contro i tagli proposti. Così si è espresso Rick Pollack, presidente e CEO dell'associazione:

"Il programma Medicaid fornisce assistenza sanitaria alle nostre popolazioni più vulnerabili, inclusi donne in gravidanza, bambini, anziani, disabili e molti appartenenti alla classe lavoratrice".

La stessa maggioranza repubblicana alla Camera, estremamente risicata, potrebbe rappresentare un ostacolo all'approvazione del piano.

Non tutti i deputati del GOP, specialmente quelli provenienti da distretti competitivi, potrebbero sostenere tagli così severi al programma, memori della pesante sconfitta elettorale del 2018 seguita a un tentativo simile.

Lo stesso presidente Trump ha recentemente incluso il Medicaid tra i programmi da preservare, pur con una precisazione: "Non faremo nulla a meno che non troviamo abusi o sprechi", ha dichiarato, promettendo che "le persone non saranno colpite. Il programma sarà solo più efficace e migliore."

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