I Paesi UE alleati di Kyiv spingono per la presenza di soldati di pace americani nel dopoguerra in Ucraina

I Paesi UE alleati di Kyiv spingono per la presenza di soldati di pace americani nel dopoguerra in Ucraina
Fonte: Grok AI

I Paesi europei alleati di Kyiv stanno cercando di ottenere l'impegno degli Stati Uniti per l'invio di forze di peacekeeping sul territorio ucraino, una mossa che potrebbe rappresentare un passo avanti chiave verso la ricerca di un cessate il fuoco.

Secondo quanto rivelato da Bloomberg, questa iniziativa si allinea con la visione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che considera la presenza militare americana come fondamentale per garantire una pace duratura.

La proposta emerge in un momento cruciale delle relazioni transatlantiche, con la nuova Amministrazione Trump che sembrare mostrare primi segnali di apertura verso un maggiore coinvolgimento nella stabilizzazione dell'Ucraina nel dopoguerra.

Fonti diplomatiche occidentali, citate da Bloomberg, indicano un ammorbidimento dello scetticismo iniziale di Trump riguardo al sostegno all'Ucraina, con il suo team che avrebbe "dimostrato la disponibilità a concentrarsi sulla fornitura di garanzie di sicurezza".

Tuttavia, questa nuova disponibilità americana non arriva senza condizioni. L'Amministrazione Trump sembra orientata a richiedere in cambio un maggiore impegno europeo nella gestione dell'implementazione di eventuali accordi.

Un aspetto particolarmente significativo riguarda la ricostruzione del Paese: secondo un alto funzionario, la nuova Amministrazione USA non intende assumere un ruolo diretto in questo processo, preferendo delegare tale responsabilità al settore privato.

Le discussioni sul dispiegamento di un contingente europeo in Ucraina sono ormai in corso dall'autunno 2024. Gli analisti stimano che la forza di peacekeeping potrebbe contare fino a 100.000 effettivi, con il nucleo principale fornito da Francia, Germania, Italia, Polonia e UK.

Fonti del Financial Times riportano invece che l'Ucraina si aspetta un contingente di 40-50.000 peacekeepers dai partner occidentali.

La questione assume particolare rilevanza alla luce delle preoccupazioni espresse da un alto funzionario UE, secondo cui un eventuale dispiegamento di sole forze UE, senza gli USA, potrebbe minare la credibilità delle garanzie di sicurezza e causare fratture nella NATO.

Anche il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato l'importanza cruciale della presenza militare americana nel contingente di peacekeeping, esprimendo dubbi sulla capacità delle sole forze europee di garantire un efficace deterrente.

Questa posizione riflette la convinzione ucraina che solo un impegno diretto degli Stati Uniti possa fornire le necessarie garanzie di sicurezza per il futuro del proprio Paese.

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